Ultimo aggiornamento: 14 luglio 2025
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In questo articolo risponderemo alle domande:
Il cancro è una della priorità della Commissione Europea per salvaguardare la salute dei propri cittadini. Non è un caso se nelle linee guida politiche della sua amministrazione, la presidente Ursula von der Leyen abbia descritto “un piano europeo per sconfiggere il cancro, per sostenere gli Stati membri nel migliorare il controllo e la cura della malattia”, per ridurre le sofferenze che essa causa e per fare in modo che l’Europa prenda l’iniziativa nella lotta contro il cancro.
Secondo i dati riportati dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), nel 2022 sono stati diagnosticati circa 2,7 milioni nuovi casi di cancro nei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, in Islanda e in Norvegia. Il numero equivale a circa 5 nuove diagnosi di cancro ogni minuto. Nonostante la popolazione europea rappresenti meno del 10% di quella mondiale, registra circa un quarto di tutte le diagnosi oncologiche a livello globale. Ciò può dipendere da diversi fattori: servizi sanitari in grado di effettuare più diagnosi rispetto ad altre regioni del mondo e un’alta aspettativa di vita – unita a una bassa natalità – che ha portato a una maggiore quota di popolazione anziana, più vulnerabile ai tumori. Questi numeri importanti si fanno sentire anche sull’economia, dal momento che l’impatto del cancro sul vecchio continente è stimato in circa 100 miliardi di euro ogni anno.
Grazie anche alle misure già messe in atto dal piano europeo, si comincia a osservare una diminuzione della mortalità per alcuni tipi di tumore e un miglior accesso a esami per la diagnosi precoce e a cure efficaci. Si stima che entro il 2040 i casi di cancro aumenteranno di quasi il 21% a causa dell’invecchiamento della popolazione e della persistenza di altri fattori di rischio, rendendo il cancro la principale causa di morte nell’Unione, un primato oggi delle malattie cardiovascolari.
Esistono molte differenze tra gli Stati membri dell’UE quando si parla di misure contro il cancro. Le percentuali di persone a rischio che vengono sottoposte a test per la diagnosi precoce variano in Europa dal 6% al 90% per il tumore del seno e dal 25% all’80% per quello della cervice uterina. Permangono differenze anche nell’accesso alle cure, come dimostrano, per esempio, i tassi di sopravvivenza dopo una diagnosi di tumore al seno o al colon, che possono variare fino al 20% tra i diversi Paesi europei.
Ma ci sono anche buone notizie. La prima è che fino a circa il 40% dei tumori potrebbe essere evitato lavorando sui fattori di rischio prevenibili. Lo sanno bene gli esperti europei che da tempo promuovono azioni per cercare di limitare il più possibile l’insorgenza di tumori che possono essere prevenuti con uno stile di vita salutare ed evitando esposizioni ambientali. Tuttavia, a oggi, solo il 3% delle spese sanitarie è destinato alla divulgazione dei comportamenti più adeguati per mantenersi in salute e alla prevenzione.
Inoltre, la ricerca medica e tecnologica ha compiuto progressi importanti negli ultimi decenni e molti tipi di cancro sono diventati più curabili: un’altra buona notizia che aiuta a essere ottimisti.
Diverse sono le azioni mirate a ridurre le disuguaglianze tra i Paesi e a standardizzare l’accesso a cure di alta qualità in tutta l’Unione. Queste si focalizzano in particolare sul potenziamento di una rete di centri oncologici, sul finanziamento e la distribuzione di farmaci innovativi, e su programmi di telemedicina e assistenza a distanza tramite la fruizione di consulti specialistici da remoto, in zone in cui c’è carenza di oncologi.
Il rinnovato impegno dell’Europa contro il cancro è cominciato ufficialmente il 3 febbraio 2021, alla vigilia della giornata mondiale contro il cancro, con la presentazione del Piano europeo per sconfiggere il cancro. Tale piano, definito “un pilastro chiave per un’Unione Europea sanitaria più forte, sicura, preparata e resiliente”, è la risposta dell’Europa al quadro attuale e un impegno di tutti per agire in modo concreto contro il cancro.
Al piano la Commissione europea ha destinato 4 miliardi di euro. A febbraio 2025 il programma è stato sottoposto a un riesame, nel corso del quale è stata effettuata una valutazione sull’attuazione e sui progressi compiuti fino al 2024.
Dal 2021 a oggi, il piano si è arricchito di nuove iniziative e di una forte integrazione con altri strumenti di finanziamento europei della ricerca come Horizon Europe e EU4Health.
Proprio nell’ambito del programma Horizon Europe, la Commissione europea ha aperto nuovi bandi per la Missione Cancro, che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita di 3 milioni di persone entro il 2030, in termini di prevenzione e cura. In particolare, la Missione è focalizzata su progetti per lo studio di nuovi farmaci oncologici con l’utilizzo di supercomputer e su nuove azioni basate sull’intelligenza artificiale e sull’integrazione di dati genomici, per migliorare i metodi di diagnosi precoce e sviluppare trattamenti sempre più precisi e mirati.
EU4Health è invece il principale strumento per finanziare le azioni concrete del piano, che prevede un maggior accesso agli screening gratuiti per la diagnosi precoce del tumore del seno, del colon-retto e della cervice uterina, una riduzione delle disparità nell’accesso alle cure e la diffusione di un sistema digitale per il monitoraggio del follow-up dopo le cure.
L'Europe’s Beating Cancer Plan si articola attorno a 4 principali aree di interesse, che vanno dalla prevenzione al miglioramento della qualità di vita dei pazienti fino agli anni dopo la malattia, passando per la diagnosi precoce e i trattamenti.
Digitalizzazione, ricerca e innovazione sono il punto di partenza di questo approccio che prevede, tra l’altro, 10 iniziative di punta (flagship initiative, in inglese) e numerose azioni di supporto, come la creazione del registro europeo delle diseguaglianze oncologiche per monitorare la disparità tra stati membri. Alcuni progetti digitali avanzati sono ancora in fase di sviluppo, come per esempio l’espansione dello spazio europeo dei dati sanitari e l’utilizzo di modelli predittivi per migliorare l’identificazione dei gruppi a rischio e rendere più precisi e mirati gli screening. Tra il 2021 e il 2024 sono stati finanziati oltre 60 progetti che stanno contribuendo a sviluppare nuove terapie, tecnologie diagnostiche e strategie per ridurre le disuguaglianze tra gli Stati membri.
In questo contesto AIRC ha partecipato a un bando Horizon Europe come parte di un consorzio di enti che finanziano la ricerca sul cancro in Europa, ottenendo a fine 2024 l’approvazione di un finanziamento al progetto FORCE Fostering Oncology Research by Charities in Europe, per promuovere il sostegno a sperimentazioni cliniche pragmatiche.
Il percorso è tracciato. I prossimi anni saranno cruciali per consolidare i risultati e continuare a costruire un'Europa più equa e più forte nella lotta contro il cancro.
Autore originale: Agenzia Zoe
Revisione di Cristina Da Rold in data 14/07/2025
Agenzia Zoe