Agoaspirato del midollo osseo

L’agoaspirato del midollo osseo è un esame che si utilizza per la diagnosi di malattie ematologiche, in particolare dei tumori del sangue.

Ultimo aggiornamento: 24 maggio 2024

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Il midollo osseo è il tessuto che produce le cellule del sangue e si trova nella cavità delle ossa, soprattutto di quelle lunghe e piatte come il femore, il bacino e lo sterno. L’agoaspirato del midollo osseo è una procedura che permette di prelevare e quindi di studiare le cellule contenute nella parte più fluida del midollo osseo, il cosiddetto sangue midollare. Si utilizza per diagnosticare malattie ematologiche, tra cui tumori del sangue come le leucemie e i mielomi. Viene effettuato quando c’è il sospetto di una malattia ematologica, in genere dopo un esame del sangue periferico che mostra un’alterazione dell’emocromo o quando altri esami (per esempio l’elettroforesi proteica) evidenziano specifiche anomalie.

 

Che cos’è l’agoaspirato del midollo osseo

L’esame consiste nel prelievo di materiale fluido dall’interno della cavità delle ossa. Il fluido è composto soprattutto da sangue midollare e da una piccola quantità di tessuto midollare. Il sangue midollare contiene i precursori emopoietici, ovvero le cellule che rappresentano i precursori di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, nei diversi stadi di sviluppo a partire dalle cellule staminali. Studiando al microscopio l’insieme delle cellule prelevate si può capire se ci sono alterazioni morfologiche e modifiche nelle proporzioni tra le cellule stesse. Per esempio, nel caso di una leucemia acuta ci sarà un aumento di cellule immature, i cosiddetti blasti, mentre nel caso di un mieloma ci saranno molte plasmacellule.

L’agoaspirato del midollo osseo permette dunque di diagnosticare o confermare il sospetto della presenza del tumore e, attraverso una serie di analisi specifiche (molecolari, immunologiche e citogenetiche) di conoscerne parte delle caratteristiche. All’agoaspirato può far seguito un altro esame, la biopsia del midollo osseo.

Come si effettua l’agoaspirato del midollo osseo?

Il prelievo si effettua inserendo un ago sottile nella cresta iliaca posteriore, cioè la parte postero-superiore del bacino, con la persona sdraiata sul fianco o a pancia in giù (quest’osso è in genere preferito allo sterno per la minore possibilità di complicazioni). Per evitare che i pazienti avvertano dolore si utilizza un anestetico locale.

All’ago viene collegata una normale siringa che aspira il sangue midollare. Una volta aspirato, il sangue viene strisciato su appositi vetrini (striscio midollare) che vengono successivamente colorati e osservati al microscopio per verificare la presenza di cellule anomale, come accade nelle leucemie o in altre neoplasie ematologiche. Inoltre, una parte dell’aspirato viene utilizzata per le analisi specifiche sopra ricordate.

Chi può fare l’esame?

Tutti possono sottoporsi all’esame senza particolari problemi, tranne i portatori di alcune malattie come l’emofilia, poiché l’ago inserito nell’osso potrebbe provocare un sanguinamento eccessivo. Se questi soggetti devono per necessità eseguire l’aspirato midollare occorre che siano sottoposti preventivamente a una preparazione specifica per prevenire il sanguinamento.

Quanto dura?

L’intera procedura, comprese la disinfezione della sede e l’anestesia locale, dura pochi minuti; l’aspirazione del midollo in particolare richiede solo qualche secondo.

Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

Non è necessaria alcuna preparazione, solo consumare una colazione leggera. È però indispensabile riferire al medico che effettua l’esame se si stanno prendendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, e se si soffre di eventuali malattie o di allergie.

Bisogna essere accompagnati da qualcuno all’esame? Si può guidare la macchina per tornare a casa?

È meglio farsi accompagnare, perché si tratta di un esame invasivo, per quanto sicuro, e talvolta può essere richiesta una leggera sedazione.

L’agoaspirato del midollo osseo è doloroso?

Grazie all’anestesia locale, il dolore che si può provare durante l’esecuzione dell’esame è di solito ben tollerato e si limita a una breve fitta nel momento dell’aspirazione del midollo. Nei bambini e adolescenti la procedura viene fatta in sedazione.

L'esame comporta rischi immediati?

L’ago aspirato del midollo è una procedura sicura. Soltanto in rari casi si possono registrare complicanze come infezioni, emorragie esterne o ematomi.

L'esame comporta rischi a lungo termine?

In genere no. I rischi a lungo termine sono legati soltanto a eccezionali casi di danneggiamento degli organi vicini all’osso e questo ha maggiori probabilità di verificarsi con la puntura dello sterno.

Al termine dell’esame è necessario restare in osservazione? Per quanto?

Dopo avere eseguito l’agoaspirato è opportuno un periodo di osservazione di circa un’ora, per controllare l’eventuale comparsa di complicazioni. Al termine del periodo di osservazione sarà possibile tornare a casa previa valutazione positiva del personale sanitario.

È possibile riprendere da subito le normali attività quotidiane? Si devono avere particolari accortezze?

Una volta tornati a casa, è necessario rimanere a riposo per circa 3 ore. Se si manifestasse sanguinamento o se il dolore dovesse persistere, è opportuno contattare il medico.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

  • Michela Vuga

    Giornalista professionista, da oltre 20 anni si dedica alla divulgazione medico-scientifica. È stata coordinatore scientifico del mensile OK Salute e benessere e coordinatore editoriale del sito www.ok-salute.it (2014-2017) e ha ideato e condotto programmi radiofonici: Essere&Benessere per Radio 24 – Il Sole 24 ore (1999-2004), GR Salute, GR Scienza e OK salute e benessere per l’agenzia giornalistica AGR e per il circuito radio CNR (2005-2017); si è occupata anche della produzione di giornali radio, videonews, speciali radiofonici e televisivi. Modera eventi e congressi scientifici e dal 2018 collabora con Fondazione AIRC nella stesura di articoli, come conduttrice di dirette social e autrice del podcast Fondamentale dedicato alla ricerca contro il cancro.