Biopsia del midollo osseo

L’esame consiste nel prelevare con un ago un frammento di tessuto osseo da analizzare successivamente al microscopio, per verificare se sono presenti anomalie delle cellule nel midollo osseo.

Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2025

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L'esame consiste in un prelievo, effettuato in genere nel bacino a livello della cresta iliaca. Si esegue ambulatorialmente o in day hospital, e il paziente può tornare a casa dopo l’esecuzione.

Di solito il paziente viene posto su un lettino sdraiato in posizione prona o su un fianco. Dopo aver effettuato l'anestesia locale o una sedazione, il medico inserisce un apposito ago (per esempio l’ago di Jashmidi) per pochi centimetri all'interno dell'osso. Questo ago preleva un frammento cilindrico di alcuni centimetri di tessuto osseo che verrà successivamente analizzato al microscopio per verificare se sono presenti anomalie nella struttura del midollo osseo. Con lo stesso ago e dalla stessa sede (o in alternativa con aghi più piccoli e sottili dallo sterno) è possibile anche aspirare alcuni millilitri di sangue midollare per analizzare, sempre al microscopio, le cellule del midollo osseo.

La biopsia del midollo osseo è utilizzata per diagnosticare e classificare i tumori del sangue – come leucemie, linfomi e mieloma – o per valutare la presenza di metastasi nel midollo osseo derivate da tumori solidi, come per esempio quello al seno.

Oltre a questo, consente di analizzare anche il microambiente del midollo (la cosiddetta nicchia emopoietica), cruciale per la progressione della malattia. Risultati di studi recenti hanno mostrato che questa nicchia favorisce la resistenza ai trattamenti e il rischio di recidiva, informazioni che in futuro potrebbero consentire di individuare nuovi bersagli terapeutici e aiutare a sviluppare terapie più precise e mirate, migliorando così la sopravvivenza e riducendo la tossicità delle cure.

La biopsia è inoltre essenziale per valutare l'efficacia delle terapie a bersaglio molecolare o delle immunoterapie a cui vengono sottoposti i pazienti, prevedere il rischio di recidiva e ottimizzare il trattamento.

Infine, consente di individuare altre malattie del sangue, come l’anemia aplastica e sindromi mielodisplastiche (MDS) o alcune malattie metaboliche (come la malattia di Gaucher).

È un esame che possono fare tutti?

Sì, può essere eseguito in tutti i pazienti e, se necessario, previ opportuni accorgimenti, anche in quelli che soffrono di rare malattie del sangue o che assumono farmaci che possano determinare un aumentato rischio di sanguinamento. Tuttavia, i pazienti in terapia anticoagulante devono interrompere questo trattamento almeno 24 ore prima della procedura.

Occorre qualche tipo di preparazione particolare nei giorni o nelle ore precedenti l’esame?

La biopsia del midollo osseo non richiede alcuna preparazione. Nel caso sia prevista l’anestesia locale è consentita una colazione leggera; nei bambini sottoposti a sedo-analgesia verrà prescritto un opportuno digiuno nelle ore precedenti.

È sempre necessario riferire al medico se si stanno assumendo farmaci o se si soffre di malattie o allergie.

È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?

È meglio farsi accompagnare da qualcuno. L'esame, infatti, per quanto sicuro, è invasivo e non è consigliata la guida di autoveicoli per tornare a casa.

L'esame è doloroso o provoca altri tipi di disagio?

L’esame non è molto doloroso. Se eseguito in anestesia locale può provocare un lieve dolore, di solito ben tollerato. In genere non si manifesta altro disagio. I pazienti più ansiosi o preoccupati per l'esame possono alleviare la condizione parlandone con il medico, che può decidere di somministrare un farmaco sedativo. Nel bambino la sedo-analgesia è di solito ben tollerata e consente di non percepire alcun disagio. Dopo l'esame l'area in cui è stata effettuata la biopsia può restare indolenzita per qualche ora.

L'esame comporta rischi immediati?

La biopsia del midollo, se eseguita da professionisti esperti, è una procedura sicura con rarissime complicazioni. È possibile riscontrare ematomi nella sede del prelievo, mentre molto più sporadiche sono le lesioni ossee o le infezioni nella sede del prelievo.

L'esame comporta rischi a lungo termine?

La biopsia non comporta l'impiego di radiazioni né rischi a lungo termine.

Quanto dura?

L’intera procedura ha durata breve, circa 15-20 minuti.

Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?

Dopo avere eseguito la biopsia del midollo osseo è necessario un breve periodo di osservazione per valutare l'eventuale comparsa di complicazioni (fastidio o dolore all’arto inferiore dal lato della puntura).

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Una volta tornati a casa è necessario rimanere a riposo per qualche ora. Se si manifestasse sanguinamento o se il dolore dovesse persistere, è opportuno contattare i medici del centro dove la procedura è stata eseguita.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

Autore originale: DNA Media Lab

Revisione di Raffaella Gatta in data 29/07/2025

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