Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2018
Partita dall'Istituto IRCCS di Candiolo (Torino) e dall'Ospedale Niguarda di Milano, la sperimentazione "Heracles" finanziata da AIRC con i proventi del 5 per mille, ha portato a una nuova, promettente cura contro alcune forme di cancro al colon.
Titolo originale dell'articolo: Dual-targeted therapy with trastuzumab and lapatinib in treatment-refractory, KRAS codon 12/13 wild-type, HER2-positive metastatic colorectal cancer (HERACLES): a proof-of-concept, multicentre, open-label, phase 2 trial
Titolo della rivista: The Lancet Oncology
Data di pubblicazione originale: 1 aprile 2016
C'è una nuova, promettente cura contro alcune forme di cancro al colon, un tumore che è ancora oggi uno dei "big killer", nonché il secondo per frequenza in Italia.
Lo studio, denominato Heracles e oggi pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet Oncology, è durato quattro anni ed è scaturito dalla sperimentazione preclinica condotta all'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo da Livio Trusolino, Andrea Bertotti e Alberto Bardelli, che hanno individuato la combinazione terapeutica. Messa a punto da Silvia Marsoni, responsabile del Centro studi clinici dello stesso Istituto, e daSalvatore Siena dell'Ospedale Niguarda di Milano, è oggi arrivata al letto dei pazienti.
"Con questa terapia - afferma Livio Trusolino - offriamo nuove prospettive di cura a pazienti con tumore metastatico al colon caratterizzato da una mutazione al gene HER2, refrattari al trattamento standard con i farmaci biologici oggi in uso. Nella sperimentazione di Heracles sono stati trattati 27 ammalati con una combinazione di due farmaci diretti specificamente contro il bersaglio HER2 nel tumore. Nella metà dei casi i tumori hanno smesso di crescere e nell'altra metà sono regrediti. In una paziente la massa tumorale è completamente scomparsa ormai da tre anni e mezzo".
Salvatore Siena aggiunge: "Abbiamo studiato un piano di battaglia accurato: prima abbiamo capito come identificare i malati il cui tumore presenta le caratteristiche adatte per trarre vantaggio dalla cura anti-HER2 e in seguito abbiamo attaccato il tumore in una sperimentazione clinica rigorosissima che ha dato risultati senza precedenti, la terapia Heracles". Per Silvia Marsoni "si tratta di risultati molto incoraggianti, perché i pazienti coinvolti erano tutti diventati resistenti a molte precedenti terapie. La sopravvivenza di queste persone già trattate più volte, con malattia avanzata, è di solito inferiore a tre mesi, mentre oltre la metà dei pazienti nella sperimentazione Heracles sta ancora bene dopo nove mesi".
Il programma che ha dato vita a Heracles, e nel quale AIRC ha già investito oltre 16 milioni di euro nei primi cinque anni, è stato in grado di trasferire in tempi rapidi le scoperte precliniche alla cura dei pazienti: "Si tratta di tempi eccezionali" dice il direttore scientifico dell'Istituto di Candiolo, Paolo Comoglio. "Heracles è il frutto delle nuove concezioni scientifiche con cui si affronta il cancro: il tumore viene analizzato non più in base all'organo colpito, ma alle mutazioni genetiche che lo hanno originato. Heracles è un altro passo avanti nell'oncologia di precisione e personalizzata, che inaugura una nuova serie di sperimentazioni cliniche".
Redazione