Un nuovo modello sperimentale per studiare il mieloma multiplo

Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2018

Pierfrancesco Tassone e il suo gruppo dell'Università di Catanzaro hanno messo a punto un nuovo modello sperimentale che riproduce le condizioni in cui nasce e cresce un tumore.

Titolo originale dell'articolo: A unique three-dimensional SCID-polymeric scaffold (SCID-synth-hu) model for in vivo expansion of human primary multiple myeloma cells

Titolo della rivista: Leukemia

Data di pubblicazione originale: 1 gennaio 2011

Il microambiente del midollo osseo è, per il mieloma multiplo, come il terreno per un seme: è il luogo in cui il tumore nasce e cresce e il suo contributo è indispensabile per lo sviluppo della malattia.

Nei decenni passati, la relazione tra microambiente e tumore è stata analizzata molto poco; oggi, invece, lo studio del microambiente serve per mettere a punto nuove strategie terapeutiche più efficaci e meno tossiche per i pazienti.

Purtroppo, nel tempo, lo studio del microambiente è stato limitato dalla scarsità di modelli in grado di riprodurlo e su cui sperimentate farmaci innovativi, capaci non solo di interferire con la crescita del tumore ma anche di modificare lo stesso microambiente rendendolo meno ospitale per la malattia.

Il lavoro pubblicato da Leukemia, realizzato da Pierfrancesco Tassone con il suo gruppo di Catanzaro grazie a un finanziamento AIRC, propone proprio un nuovo modello sperimentale con le caratteristiche del microambiente tumorale. Questo modello è davvero unico, perché riproduce nel dettaglio la struttura dell'osso umano e le sue condizioni biologiche, permettendo l'introduzione e lo sviluppo delle stesse cellule tumorali del paziente.

Il nuovo modello permette non solo di studiare le caratteristiche della malattia - esattamente come si è sviluppata nel paziente, nello stesso contesto - ma anche di analizzare con efficienza e rapidità l'effetto di nuovi farmaci, accelerando una loro possibile applicazione.

  • Agenzia Zoe