Ultimo aggiornamento: 18 novembre 2019
Titolo originale dell'articolo: The atypical receptor CCRL2 is essential for lung cancer immune surveillance
Titolo della rivista: Cancer Immunology Research
Data di pubblicazione originale: 1 novembre 2019
La proteina CCRL2 richiama cellule del sistema immunitario in grado di uccidere quelle tumorali. La scoperta è stata descritta sulla rivista Cancer Immunology Research.
L'interazione tra sistema immunitario e tumore è uno degli ambiti più indagati della ricerca oncologica. Sapere con precisione quali sono e come funzionano le relazioni tra le cellule del sistema immunitario e quelle di un tumore può essere molto importante sia per formulare prognosi, cioè previsioni sull'evoluzione della malattia, sia per sviluppare nuove strategie terapeutiche. Vanno proprio in questa direzione i risultati ottenuti dal gruppo di ricerca di Silvano Sozzani dell'Università di Brescia, che in collaborazione con Alberto Mantovani dell'IRCCS Humanitas di Rozzano ha descritto il ruolo fondamentale di una proteina chiamata CCRL2 nell'attivazione di una risposta immunitaria contro l'adenocarcinoma del polmone. I dati sono stati pubblicati sul numero di novembre 2019 della rivista Cancer Immunology Research, che alla scoperta del gruppo bresciano ha anche dedicato la copertina.
“Il mio gruppo si occupa da tempo di CCRL2, una proteina anomala perché alla sua struttura – una sorta di serpentina che attraversa per sette volte la membrana cellulare – non corrisponde la funzione che hanno in genere molecole fatte allo stesso modo, cioè la trasmissione di segnali dall'esterno all'interno della cellula” spiega Sozzani. Nel nuovo studio, condotto grazie al fondamentale sostegno di Fondazione AIRC, i ricercatori hanno analizzato il ruolo di CCRL2 in topi di laboratorio con adenocarcinoma del polmone. “Abbiamo osservato che a livello polmonare la proteina è presente in particolare sull'endotelio vascolare, il tessuto di rivestimento dei vasi sanguigni, dove àncora alla superficie cellulare la chemerina. Quest’ultima è una molecola capace di attrarre cellule del sistema immunitario, chiamate natural killer, in grado di uccidere direttamente le cellule tumorali.” Vari tipi di esperimenti hanno inoltre permesso di scoprire che nel topo la rimozione di CCRL2 è seguita da una crescita più rapida del tumore.
Nella fase successiva del lavoro Sozzani e colleghi hanno confrontato le caratteristiche molecolari di tessuti tumorali e sani di pazienti con adenocarcinoma polmonare, scoprendo che la presenza del tumore si associa spesso a una riduzione dei livelli di CCRL2. “Questo meccanismo permette al tumore di sottrarsi a un'efficace risposta antitumorale, poiché così arrivano meno cellule natural killer” spiega ancora Sozzani. I ricercatori hanno anche osservato che nella popolazione esiste un'associazione tra espressione di CCRL2 e aspettativa di vita.
Ora la ricerca continua, con l'obiettivo di capire se questa proteina possa costituire da un lato un efficace marcatore di prognosi tumorale e dall'altro un bersaglio molecolare per nuove strategie terapeutiche in grado di modulare la risposta immunitaria contro il tumore.
Valentina Murelli