TRF2: un nuovo bersaglio terapeutico contro il cancro del colon-retto

Ultimo aggiornamento: 22 luglio 2019

TRF2: un nuovo bersaglio terapeutico contro il cancro del colon-retto

Titolo originale dell'articolo: Cancer cells induce immune escape via glycocalyx changes controlled by the telomeric protein TRF2

Titolo della rivista: EMBO Journal

Data di pubblicazione originale: 18 aprile 2019

È già iniziata la ricerca di farmaci che possano bloccare TRF2, la proteina che favorisce la progressione tumorale inibendo il sistema immunitario e promuovendo l'angiogenesi.

La proteina TRF2 è nota alla scienza per la sua protezione dei cosiddetti telomeri, le importanti e delicate estremità dei cromosomi. Ora l'équipe guidata da Anna Maria Biroccio all'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma ne ha chiarito altre due funzioni, coinvolte nello sviluppo e progressione dei tumori. Le nuove funzioni sono descritte in due articoli pubblicati sulle riviste Nucleic Acid Research ed EMBO Journal.

TRF2 è presente in quantità superiori alla norma in vari tipi di tumore, come il cancro del colon-retto, della mammella e del polmone” afferma Biroccio. “Già alcuni anni fa avevamo scoperto che nelle cellule tumorali questa proteina non si lega solo ai telomeri, come fa nelle cellule sane, ma anche ad altre sequenze di DNA, con un effetto sulla regolazione dell'espressione genica.” Con gli ultimi due studi, Biroccio e collaboratori hanno chiarito che in alcuni tumori, e in particolare nel cancro del colon-retto, la TRF2 extratelomerica regola l'espressione di alcuni geni responsabili di una famiglia di proteine che svolgono la propria funzione sulla membrana cellulare.

L’azione di TRF2 su tali geni indirettamente altera la struttura del cosiddetto glicocalice, la porzione più esterna della membrana stessa, con un duplice effetto a cascata. Da un lato vengono inibite le cellule natural killer, cellule del sistema immunitario che si trovano nel microambiente che circonda il tumore e dovrebbero impedirne la crescita; dall’altro lato viene rilasciato un fattore di crescita che favorisce l'angiogenesi, cioè la creazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano il cancro, permettendone l'espansione. “Quindi modificando la struttura del glicocalice, TRF2 favorisce due fenomeni chiave per la progressione tumorale” riassume Biroccio.

Per arrivare a questa conclusione, raggiunta grazie al sostegno di AIRC, i ricercatori hanno lavorato sia con animali di laboratorio, sia con campioni di tessuto tumorale. Il prossimo passo? “Identificare molecole che possano bloccare TRF2” afferma la ricercatrice. “Stiamo già valutando sia l'effetto di farmaci in commercio sia quello di piccole molecole di RNA (microRNA) che potrebbero inibire l'espressione del gene.” La speranza è riuscire a proporre presto una nuova terapia, da sola o in combinazione con altri farmaci, contro tumori particolarmente aggressivi come quelli del colon-retto con mutazioni di KRAS o quelli del seno triplo-negativi.

  • Valentina Murelli