Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2018
Un gruppo di ricercatori italiani ha descritto i meccanismi molecolari dei rapporti tra stroma e tumore. Un passo avanti per riuscire a spezzarli.
Titolo originale dell'articolo: Stromal contribution to the colorectal cancer transcriptome
Titolo della rivista: Nature Genetics
Data di pubblicazione originale: 1 febbraio 2015
Le cellule tumorali non fanno tutto da sole. Nello sviluppo del cancro si fanno aiutare dalle cellule del cosiddetto stroma, il tessuto che sostiene, nutre e protegge le cellule del tumore. Le cellule dello stroma sono cellule normali, che tuttavia trasmettono alle cellule tumorali segnali che le fanno proliferare e le aiutano a sopravvivere. A loro volta le cellule del tumore sollecitano lo stroma a formare nuovi vasi sanguigni, per procurare ossigeno e nutrienti, e a generare ulteriore tessuto di sostegno.
Per cercare di spezzare questa deleteria alleanza che è cruciale per l'evoluzione maligna del tumore, un gruppo di ricercatori dell'IRCCS di Candiolo, vicino a Torino, ha studiato i profili molecolari di centinaia di tumori del colon-retto. "Per comprendere il ruolo dello stroma abbiamo usato un modello sperimentale in cui le cellule di tumori umani crescono sostenute da uno stroma derivato dalle cellule del topo" spiega Claudio Isella, del Laboratorio di oncogenomica diretto da Enzo Medico, che ha condotto il lavoro pubblicato su Nature Genetics. "In questo modo, grazie alla diversa sequenza dei geni nelle due specie, è possibile separare i due profili molecolari, cogliendo nuovi dettagli e rendendo visibili le interazioni fra le cellule cancerose e stromali. Abbiamo così potuto osservare come, tra i tumori del colon-retto, i più maligni e resistenti sono quelli in cui le cellule cancerose 'ingannano' meglio l'organismo ospite. A questo scopo il tumore sfrutta i meccanismi con cui l'organismo sano sostiene lo sviluppo e la riparazione dei propri tessuti, attraverso, guarda caso, le cellule dello stroma".
Il lavoro, che ha coinvolto anche ricercatori di altri Paesi, è stato sostenuto per la parte italiana da AIRC, anche grazie ai fondi del 5 per mille. Importanti prospettive si aprono per la diagnosi e il trattamento del cancro colorettale, dal momento che i risultati potrebbero consentire di riconoscere i tumori per i quali il contributo dello stroma è particolarmente importante. In futuro, in tali tumori potrebbe essere opportuno agire con trattamenti mirati non solo ad aggredire le cellule tumorali, ma anche a interferire nei rapporti tra stroma e tumore.