Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2018
Uno studio italiano pubblicato sul Journal of Clinical Oncology dimostra che, nelle donne con seno denso, l'aggiunta di tomosintesi o di ecografia permette di individuare più tumori rispetto alla sola mammografia.
Titolo originale dell'articolo: Adjunct Screening With Tomosynthesis or Ultrasound in Women With Mammography-Negative Dense Breasts: Interim Report of a Prospective Comparative Trial
Titolo della rivista: Journal of Clinical Oncology
Data di pubblicazione originale: 1 marzo 2016
Nelle donne che hanno un seno ricco di tessuto fibroso e ghiandolare - si parla di seno "denso" - la mammografia potrebbe non essere sufficiente come esame di screening per la diagnosi precoce del cancro, perché la particolare struttura della mammella rende più difficile individuare eventuali masse tumorali. Per questo si discute da tempo dell'opportunità di proporre esami in più alle donne con seno denso e mammografia negativa. Un contributo a questa discussione arriva da uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology dall'équipe di Alberto Tagliafico dell'Università di Genova. Secondo questo studio uno screening aggiuntivo con tomosintesi o ecografia permette infatti di individuare casi di tumore in più, non rilevati dalla sola mammografia.
Allo studio - realizzato con il contributo di AIRC - hanno preso parte oltre 3.200 donne con seno denso, che avevano avuto una mammografia con esito negativo. Dopo questo esame le partecipanti hanno effettuato anche una tomosintesi - una particolare mammografia 3D - e un'ecografia. Nel complesso le due tecniche hanno permesso di diagnosticare 24 tumori che non erano stati rilevati dalla mammografia. In particolare, l'ecografia ha individuato 23 tumori (sette in più ogni 1.000 donne), e la tomosintesi 13 (quattro in più ogni 1.000).
Al momento, le linee guida per lo screening del cancro al seno prevedono una mammografia ogni due anni per donne tra i 50 e i 69 anni. È presto per dire se i risultati di Tagliafico e colleghi cambieranno le cose, però permettono di cominciare a ragionare su alcuni aspetti. "Per esempio: sappiamo chel'ecografia è un esame efficace nell'individuare tumori in più in questa particolare categoria di donne, però è anche un esame costoso per il servizio sanitario nazionale. Per di più, richiede che la donna torni in ospedale una seconda volta per eseguirla, dopo la mammografia ", commenta Tagliafico. "La tomosintesi, d'altra parte, potrebbe essere meno efficace dell'ecografia, ma lo è di più della sola mammografia, e ha i vantaggi di essere meno costosa e di poter essere eseguita subito dopo la mammografia o addirittura contemporaneamente". Per questo potrebbe valere la pena di considerare l'ipotesi di usare la tomosintesi come esame di prima linea per lo screening del tumore alla mammella in donne con seno denso.
Valentina Murelli