Melanoma, una molecola di RNA influenza la capacità di dare metastasi

Ultimo aggiornamento: 12 aprile 2021

Melanoma, una molecola di RNA influenza la capacità di dare metastasi

Titolo originale dell'articolo: Long non‐coding RNA TINCR suppresses metastatic melanoma dissemination by preventing ATF4 translation

Titolo della rivista: EMBO Reports

Data di pubblicazione originale: 15 febbraio 2021

Una ricerca dell’Istituto europeo di oncologia apre la strada a nuove strategie con cui impedire la disseminazione del melanoma e la sua resistenza ai farmaci.

Un gruppo di ricercatori dell’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano ha scoperto che TINCR, una molecola appartenente alla famiglia dei cosiddetti long non-coding RNA (lncRNA), ha un ruolo importante nella plasticità delle cellule del melanoma. TINCR potrebbe rappresentare quindi un nuovo potenziale bersaglio terapeutico contro il più aggressivo tra i tumori che colpiscono la pelle.

Lo studio, condotto dai ricercatori del Dipartimento di oncologia sperimentale guidati da Luisa Lanfrancone e Pier Giuseppe Pelicci, si è concentrato sulla transizione da cellula proliferativa a cellula invasiva, un fenomeno che promuove la metastatizzazione e lo sviluppo di resistenza ai farmaci. Dal confronto tra i geni espressi dalle cellule di melanoma primario e quelli espressi dalle cellule di melanoma metastatico, è emersa una differenza che riguardava un long non-coding RNA. “I long non-coding RNA sono delle molecole di oltre 200 nucleotidi che hanno un ruolo in diversi processi fisiologici della cellula” spiega Marine Melixetian, prima autrice dell’articolo in cui si descrivono i risultati della ricerca, pubblicato sulla rivista EMBO Reports. “Noi abbiamo scoperto che, nel melanoma in stadio precoce, lo ‘stato proliferativo’ delle cellule, cioè quello in cui esse si riproducono ma non formano metastasi, è mantenuto da un particolare long non-coding RNA, denominato TINCR. Quando TINCR è presente in alta concentrazione, come nei melanomi in stadio iniziale, le cellule proliferano ma il tumore non metastatizza; viceversa, quando la concentrazione di TINCR è bassa, le cellule diventano invasive e il melanoma metastatizza.”

Prevenendo il passaggio da cellula proliferativa a cellula invasiva si impedirebbe quindi la formazione delle metastasi, vere responsabili della morte dei pazienti colpiti dal melanoma. “Abbiamo scoperto che TINCR è una leva per modificare la plasticità delle cellule del melanoma, e può quindi essere usata per ridurre la capacità di metastatizzare del tumore e aumentare la sensibilità ai farmaci già disponibili” spiega Pier Giuseppe Pelicci. “Abbiamo dimostrato che alzando i livelli di TINCR nelle cellule del melanoma metastatico si riduce la loro capacità di invadere i tessuti circostanti, limitando così la formazione di metastasi. Non solo: la perdita dello stato invasivo restituisce al melanoma sensibilità ai farmaci molecolari, come gli inibitori di BRAF e MEK. Ora stiamo attivamente lavorando” conclude Pelicci “per trasformare questa scoperta in un beneficio per i pazienti.”

I ricercatori stanno seguendo due direzioni. Vogliano innanzitutto capire se i livelli di TINCR nel tumore sono predittivi della probabilità del paziente di sviluppare metastasi e, in caso, usare queste informazioni per indirizzarlo verso terapie preventive. Inoltre vogliano identificare i geni controllati da TINCR che possano essere colpiti da farmaci mirati, al fine di individuare o sviluppare nuove terapie di prevenzione delle metastasi nel melanoma.

  • Agenzia Zoe