L’interruttore dell’infiammazione

Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018

La proteina p66Shc è un regolatore dell'attività infiammatoria provocata da speciali cellule, chiamate mastociti, un tempo confinate alle allergie, oggi considerate importanti anche per lo sviluppo dei tumori.

Titolo originale dell'articolo: p66Shc is a negative regulator of FcεRI-dependent signaling in mast cells.

Titolo della rivista: J Immunol

Data di pubblicazione originale: 1 maggio 2011

I mastociti sono cellule del sistema immunitario, in grado di scatenare una risposta difensiva contro microorganismi e altre molecole estranee. Come tutti gli strumenti potenti, hanno bisogno di controllo. A questo pensa la proteina p66Shc, una sorta di freno che regola l'attività infiammatoria di queste cellule.

La scoperta è avvenuta all'Università di Siena, nel laboratorio diretto da Cosima Baldari, all'interno del Dipartimento di biologia evolutiva.
"I mastociti sono noti da tempo per il loro ruolo fondamentale nelle allergie.

Studi recenti hanno tuttavia messo in luce una loro funzione inedita nella crescita e nella disseminazione dei tumori. I fattori infiammatori e pro-angiogenici - che favoriscono cioè il processo di formazione di nuovi vasi sanguigni - sono rilasciati dai mastociti in modo incontrollato e sono responsabili del microambiente che favorisce la proliferazione delle cellule maligne" spiega Cristina Ulivieri, prima autrice della ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Immunology.

"In un nostro precedente lavoro era emerso che la mancanza della proteina p66Shc in un modello sperimentale porta allo sviluppo di una malattia autoimmune simile al lupus, con molti sintomi tipici delle patologie nelle quali il sistema immunitario non funziona più come dovrebbe, inclusa la presenza di mastociti iperattivi in sedi anomale" chiarisce Ulivieri.

Iperattivi senza proteina
Usando mastociti privi di p66Shc, Ulivieri e colleghi hanno dimostrato che, dal punto di vista delle cellule, l'assenza della proteina non crea grossi problemi: lo sviluppo procede senza differenze rispetto a quello delle cellule integre. Il discorso cambia se si valuta invece la funzionalità dei mastociti: "In questo caso" chiarisce l'autrice "la mancanza di p66Shc porta a una iperattività cellulare che si traduce in un rilascio incontrollato di molecole infiammatorie". Ma non finisce qui.

Con esperimenti condotti in laboratorio su linee cellulari, i ricercatori senesi sono riusciti anche a svelare il meccanismo molecolare che rende p66Shc tanto importante in tutto il processo. "I risultati ottenuti ci aiutano a comprendere meglio il ruolo di questa proteina nella risposta immunitaria, soprattutto in quella legata allo sviluppo di allergie e malattie autoimmuni, e gettano nuova luce sul potenziale contributo dei mastociti allo sviluppo dei tumori".

  • Agenzia Zoe