Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018
La proliferazione incontrollata delle cellule tumorali dipende anche dalle sollecitazioni meccaniche cui è sottoposto il tessuto.
Titolo originale dell'articolo: A Mechanical Checkpoint Controls Multicellular Growth through YAP/TAZ Regulation by Actin-Processing Factors
Titolo della rivista: Cell
Data di pubblicazione originale: 1 agosto 2013
Le cellule non comprendono solo il linguaggio degli stimoli chimici, ma anche quello delle sollecitazioni meccaniche. A determinarne il comportamento non sono solo i loro geni, dall'interno, e vari tipi di sostanze, dall'esterno, ma anche stimoli di natura meccanica: il contatto, la pressione, lo stiramento del tessuto circostante.
Un nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell e finanziato da AIRC, rivela che le distorsioni dell'architettura dei tessuti che caratterizzano i tumori, lungi da essere una conseguenza, possono contribuire come concausa allo sviluppo della malattia.
Il gruppo dell'Università di Padova guidato da Stefano Piccolo, docente di biologia molecolare e vincitore del Premio FIRC "Guido Venosta" 2012 e Sirio Dupont, del Dipartimento di istologia, ha dimostrato che le stimolazioni di natura fisica e meccanica cui la cellula è sottoposta quando un tessuto viene stirato o sottoposto a compressioni e altri stress meccanici (per esempio durante l'infiammazione) controllano la proliferazione cellulare.
Inoltre la crescita del tumore avviene spesso ai bordi, dove le cellule sono in contatto con una sostanza extracellulare particolarmente dura, mentre i tessuti sani sono morbidi. Quando i ricercatori hanno coltivato cellule non tumorali in un ambiente altrettanto "duro", queste hanno cominciato a proliferare e a invadere le aree circostanti in modo indistinguibile da cellule metastatiche. "L'ambiente meccanico sembra dominare sul genoma" dice Maria Celeste Aragona, autrice principale dello studio. "Un ambiente 'morbido' riesce ad addomesticare anche le peggiori combinazioni di geni tumorali".
"Abbiamo scoperto che i geni implicati nella percezione degli stimoli meccanici da parte delle cellule sono quelli per YAP e TAZ, due fra i principali regolatori della crescita e della definizione della forma degli organi" spiega Stefano Piccolo.
Lo studio apre la strada all'esplorazione di nuovi approcci terapeutici basata su principi biologici completamente inesplorati.
Agenzia Zadig