Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2018
Sarebbero molti di più di quanti crediamo i tumori del seno privi della funzione protettiva della proteina Numb, che potrebbero quindi beneficiare di un approccio terapeutico volto a ristabilirla.
Titolo originale dell'articolo: A Numb-Mdm2 fuzzy complex reveals an isoform-specific involvement of Numb in breast cancer
Titolo della rivista: Journal of Cell Biology
Data di pubblicazione originale: 21 dicembre 2017
Sono sempre più chiari i dettagli del coinvolgimento della proteina Numb nel tumore del seno, che potrebbero aprire nuove possibilità terapeutiche. Gli ultimi progressi vengono dai risultati di uno studio pubblicati sul Journal of Cell Biology dal gruppo di ricerca di Pierpaolo Di Fiore e Salvatore Pece, dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, e riguardano diverse varianti di questa proteina.
La storia di Numb è cominciata anni fa con la sua scoperta nel moscerino della frutta. "Oggi ce ne occupiamo nella ricerca molecolare sul tumore del seno, a testimonianza del fatto che la ricerca di base apre stradeimprevedibili e inaspettate" precisa Di Fiore. Nell'ambito dei tumori, Numb è un importante regolatore di p53, un'altra proteina fondamentale. "Si tratta di un oncosoppressore" chiarisce Di Fiore: "Se manca, si sviluppano i tumori". Numb agisce stabilizzando p53, ma senza Numb, anche p53 viene meno.
Il gruppo di Di Fiore e Pece aveva già mostrato che in circa un terzo dei tumori del seno manca Numb e di conseguenza p53; una conoscenza che ha aperto la strada a possibili risvolti terapeutici. I ricercatori avevano anche mostrato che esistono farmaci in grado di stabilizzare p53 in assenza di Numb. Per ora questa possibilità è stata esplorata solo in animali da laboratorio, ma è una strada promettente. Ora, grazie al sostegno di AIRC, Di Fiore e colleghi hanno aggiunto a questi risultati un ulteriore tassello.
"Abbiamo scoperto che nelle cellule esistono quattro diverse varianti (o isoforme) di Numb e che solo due di queste regolano p53". Dunque, nei tumori nei quali Numb è presente è importante capire di quale isoforma si tratta, perché potrebbe essere una di quelle che non hanno l'effetto stabilizzante desiderato. Inoltre, in un'analisi condotta con campioni ottenuti da quasi 900 pazienti con tumore del seno si è scoperto che in un altro terzo mancano le isoforme "buone" di Numb, il che raddoppia il numero dei tumori sensibili a una potenziale terapia, se e quando sarà disponibile. "Bisogna sempre essere realisti e onesti" afferma Di Fiore: "Non tutti i risultati di laboratorio superano la prova clinica. Tuttavia, tutte le terapie di cui disponiamo oggi sono passate attraverso le fasi di studio che stiamo percorrendo noi ora".
Valentina Murelli