Ecco il motore che muove le difese dell’organismo

Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018

Si chiama Eps8 il componente chiave che assicura alle cellule dendritiche di attivare le cellule a difesa dell'organismo. La scoperta potrebbe avere un impatto notevole sullo studio e sulla cura dei tumori.

Titolo originale dell'articolo: The Signaling Adaptor Eps8 Is an Essential Actin Capping Protein for Dendritic Cell Migration

Titolo della rivista: Immunity

Data di pubblicazione originale: 1 agosto 2011

Intercettare il nemico, identificarlo e correre a lanciare l'allarme: fanno questo, in sostanza, le cellule dendritiche, uno dei più importanti strumenti che il nostro sistema immunitario ha a disposizione per difendere la salute dell'organismo. Per raggiungere lo scopo, queste cellule devono viaggiare attraverso organi e tessuti, da distretti periferici come la pelle o l'intestino, dove registrano i segnali di pericolo, ai linfonodi, vere e proprie centrali di comando immunitarie.

È noto da tempo che alla base della capacità di spostarsi delle cellule dendritiche c'è una proteina: l'actina. Da sola, però, non basta: lo studio condotto da un team di ricercatori dell'IFOM e dello IEO di Milano guidati da Giorgio Scita e Maria Rescigno - condotto principalmente grazie al sostegno di AIRC e pubblicato sulla rivista Immunity - individua ora un nuovo componente essenziale per il movimento delle cellule, la proteina Eps8.

Senza Eps8 le cellule dendritiche, che sorvegliano organi e tessuti dalle minacce di virus, batteri, parassiti e anche cellule alterate come quelle tumorali, sono comunque in grado di avvertire i segnali di pericolo, ma rimangono quasi immobili, non riuscendo a raggiungere i centri di comando dove dovrebbero lanciare l'allarme. È come se avessero le gambe "molli": tentano di fare una passo ma perdono il sostegno e diventano incapaci di muoversi. Il risultato catastrofico della loro scarsa capacità di movimento è una mancata attivazione della risposta immunitaria.

La scoperta ha una forte rilevanza da diversi punti di vista: potrebbe contribuire a comprendere meglio la risposta dell'organismo alle infezioni da parte di batteri o virus e potrebbe avere un impatto notevole anche nello studio e nella cura dei tumori.

Tra i meccanismi di controllo che l'organismo normalmente mette in atto per contrastare il cancro, infatti, ci sono anche quelli immunitari. Le cellule cancerose, però, sviluppano diverse strategie per sottrarsi all'azione di polizia esercitata dalle cellule del sistema immunitario e, per sfuggire alla sorveglianza immunitaria, alcuni tumori inibiscono proprio i processi di migrazione delle cellule dendritiche, attraverso un meccanismo non ancora chiaro.

Sulla base dei risultati del lavoro sarà interessante valutare come varia lo sviluppo e l'aggressività dei tumori quando Eps8 è più o meno funzionante e, in futuro, conoscere questi meccanismi potrebbe permettere di intervenire sui tumori in maniera mirata, bloccando ad esempio la diffusione delle metastasi.

  • Agenzia Zoe