Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018
Studiando le cellule di lievito un gruppo di ricercatori milanesi ha individuato un nuovo meccanismo che controlla e garantisce l'integrità del DNA.
Titolo originale dell'articolo: Distinct Cdk1 requirements during single-strand annealing, noncrossover, and crossover recombination
Titolo della rivista: PLoS Genet
Data di pubblicazione originale: 1 agosto 2011
Un efficace sistema di controllo e riparazione dei danni ai quali il DNA va incontro ogni giorno è fondamentale per garantire il buon funzionamento della cellula e per contrastare l'insorgenza dei tumori. Analizzando con attenzione questi meccanismi, i ricercatori dell'Università Milano-Bicocca, coordinati da Maria Pia Longhese, hanno chiarito il ruolo della proteina CDK nei processi di riparazione del danno al DNA.
"Le lesioni al DNA sono molte e possono essere causate da agenti esterni, ma anche dagli stessi meccanismi di duplicazione del patrimonio genetico" spiega Longhese. "Per ripararle, la cellula dispone di straordinari sistemi". I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione su uno di questi meccanismi, la cosiddetta ricombinazione omologa, che ripara il danno attraverso la formazione di strutture intermedie di DNA a forma di "X".
"Sapevamo già che la proteina CDK ha un ruolo fondamentale nell'innescare questo tipo di riparazione" chiarisce Longhese "ma con il nostro lavoro abbiamo deciso di verificare se la proteina fosse coinvolta anche in altre fasi".
Longhese e colleghi hanno lavorato con cellule di lievito: sistemi semplici da studiare dal punto di vista genetico e adatti a questo tipo di ricerca. I risultati ottenuti dimostrano che CDK ha un ruolo di primo piano non solo nel dare il via alla ricombinazione omologa, ma anche nella formazione, durante il processo, degli intermedi a X. E, come spiegano gli autori, questo duplice controllo assicura che la riparazione avvenga al momento giusto nel ciclo di divisione della cellula e che sia portata a termine in modo corretto.
"Questi risultati pubblicati sulla rivista Plos Genetics ci aiutano a chiarire le basi molecolari di un meccanismo essenziale per bloccare l'insorgenza dei tumori e suggeriscono la necessità di progettare terapie contro il cancro sempre più personalizzate sulla base del profilo genetico dei singoli pazienti" conclude Longhese.
Agenzia Zoe