Ultimo aggiornamento: 28 luglio 2022
Titolo originale dell'articolo: Butyrate, a postbiotic of intestinal bacteria, affects pancreatic cancer and gemcitabine response in vitro and in vivo models
Titolo della rivista: Biomedicine & Pharmacotherapy
Data di pubblicazione originale: 24 maggio 2022
I risultati di esperimenti di laboratorio mostrano effetti positivi del butirrato, prodotto dal metabolismo di alcuni batteri intestinali, contro la progressione del tumore del pancreas e a favore della risposta al chemioterapico gemcitabina.
A marzo 2010 la rivista scientifica Nature dedicava una delle sue copertine al nostro “altro genoma”, ossia al genoma dei microrganismi che compongono il microbiota intestinale. Da allora sono passati 12 anni e si sono moltiplicate le ricerche su quello che oggi viene considerato una sorta di organo, in grado di modulare le condizioni di salute e malattia di ciascun individuo. Tra i ricercatori impegnati in questo ambito di studi c’è Valerio Pazienza della Fondazione IRCCS Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. Anche grazie al sostegno di Fondazione AIRC, Pazienza si occupa da tempo delle relazioni tra microbiota intestinale e cancro del pancreas, con particolare attenzione alla risposta del tumore alla chemioterapia. In un articolo pubblicato di recente sulla rivista Biomedicine & Pharmacotherapy, Pazienza e colleghi hanno descritto gli effetti positivi del butirrato, una molecola prodotta dal metabolismo di alcuni batteri intestinali.
“Grazie a studi precedenti abbiamo scoperto che, in animali di laboratorio in cui si è cercato di riprodurre la malattia, la chemioterapia è in grado di modificare profondamente il profilo del microbiota intestinale. In particolare, la chemio induce l’aumento dei microrganismi con caratteristiche pro-infiammatorie e la diminuzione di quelli che producono invece sostanze con azione antinfiammatoria, come il butirrato” racconta Pazienza. “Inoltre abbiamo osservato che la somministrazione agli animali trattati con chemioterapia di specifici ceppi di probiotici, ossia di microrganismi benefici per l’organismo, migliora il quadro clinico. Per esempio, si riducono sia lo stato infiammatorio sia i danni intestinali solitamente causati dalla chemioterapia. Poiché negli animali ai quali vengono somministrati questi probiotici aumenta in modo significativo la presenza di butirrato, abbiamo deciso di valutare l’effetto della somministrazione diretta di questa molecola.”
Gli esperimenti sono stati condotti sia con cellule in coltura sia con topi con tumore del pancreas trattati con il chemioterapico gemcitabina. Ad alcuni di questi animali è stato fornito anche butirrato. I risultati osservati sono stati decisamente interessanti. “Rispetto agli animali che non hanno ricevuto il postbiotico, in quelli che l’hanno invece ricevuto abbiamo osservato sia un rallentamento della progressione della malattia, sia un potenziamento dell’effetto del chemioterapico. Soprattutto, abbiamo notato una riduzione dei valori dei marcatori di danno renale ed epatico. Questo suggerisce che i probiotici siano in grado di proteggere l’organismo dai danni in genere indotti dai trattamenti antitumorali.” Se tale triplice effetto troverà conferma anche negli studi clinici, potrebbe migliorare la qualità di vita dei pazienti durante i trattamenti. Inoltre gli oncologi potrebbero considerare di somministrare cicli di terapia completi, senza le interruzioni dovute agli effetti collaterali, con un possibile potenziamento dell’efficacia.
Valentina Murelli