Ancora buone notizie sull'uso degli inibitori dei microRNA per contrastare il mieloma multiplo

Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2018

Il gruppo guidato da Pierfrancesco Tassone ha ottenuto altri buoni risultati nella sperimentazione in vivo di nuove molecole per la cura di questa neoplasia.

Titolo originale dell'articolo: In vitro and in vivo activity of a novel locked nucleic acid (LNA)-inhibitor-miR-221 against multiple myeloma cells

Titolo della rivista: PLoS One

Data di pubblicazione originale: 1 febbraio 2014

Nel 2013 un gruppo di ricercatori guidati da Pierfrancesco Tassone, all'Università degli Studi della Magna Grecia di Catanzaro, ha scoperto che le cellule di mieloma multiplo rallentano la loro crescita se si bloccano selettivamente dei piccoli frammenti di RNA detti microRNA. I microRNA sono corte sequenze di materiale genetico che regolano l'espressione dei geni, senza codificare per alcuna proteina. Quando alcuni di questi microRNA, in particolare il miR-221 associato al mieloma multiplo, sono alterati, smettono di funzionare correttamente o funzionano in eccesso, causando uno squilibrio nella cellula che porta allo sviluppo del tumore. I ricercatori hanno osservato che l'inibizione di miR-221 bloccava la crescita tumorale. Da allora il gruppo coordinato da Tassone ha continuato a lavorare su questa scoperta, grazie anche al sostegno del Programma AIRC di Oncologia clinica molecolare, studiando l'azione di un nuovo inibitore di miR-221 in topi trapiantati con mieloma multiplo di pazienti umani. Lo scopo era valutare l'attività antitumorale somministrando il farmaco per via intraperitoneale o endovenosa. I risultati, pubblicati sulla rivista PLoS One, sono stati decisamente positivi. Oltre a un'efficace azione antitumorale, Tassone e colleghi hanno anche riscontrato l'assenza di effetti tossici sui vari organi dei topi utilizzati nella sperimentazione. Un altro promettente passo avanti nello sviluppo di nuove e più mirate terapie contro il mieloma multiplo.

  • Agenzia Zadig