Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2018
Da più di 10 anni, Valerio scende in piazza per AIRC, con energia ed entusiasmo.
Valerio vive a Monterotondo e fa il farmacista. Crede fermamente nell’importanza della ricerca: “Purtroppo anche la mia famiglia ha conosciuto da vicino questo male, ora le cose vanno bene ma abbiamo capito quanto la ricerca sia importante. Mi sono chiesto come potevo essere parte attiva: non faccio il ricercatore, posso fare il volontario”.
Valerio è vicino ad AIRC dal 2007, è stato proprio lui a “dare vita” alle piazze di Monterotondo, a volere fermamente che anche nel suo paese si raccogliessero fondi e sostiene che nonostante il periodo di crisi e il sentimento di sfiducia di alcuni verso il mondo, “la gente si fida di AIRC: dona perché AIRC è trasparente e meritocratica, dona perché i risultati si vedono. Io stesso sono sempre pronto, quando sono in piazza, col bilancio sociale in mano, a dare spiegazioni e a mostrare i risultati, perché la gente creda sempre di più nella nostra missione”.
Va molto fiero del suo gruppo di volontari: “Abbiamo promosso rappresentazioni teatrali e manifestazioni sportive, sempre con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca: siamo persone unite che hanno lo stesso obiettivo e crediamo profondamente che la ricerca sia l’unica strada. Il nostro gruppo non è solo riconosciuto, ma anche amato.”
Come a chiunque faccia volontariato con impegno, costanza, tempo e fatica, anche a chi scende in piazza per AIRC si potrebbe chiedere: “ma chi te lo fa fare?” Valerio risponde così: “Non c’è una sola risposta: me lo fa fare tutta la gente malata di cancro che ho conosciuto e che oggi, grazie ai progressi della ricerca, ce l’ha fatta. Ma lo faccio anche perché mi fa stare bene e mi fa addormentare felice la sera”.