“Mi sono costruito un obiettivo: sostenere la ricerca”

“Mi sono costruito un obiettivo: sostenere la ricerca”

Ultimo aggiornamento: 30 novembre 2021

Marco ha superato un tumore al testicolo ed è tornato in sella alla sua bicicletta per raccogliere fondi per AIRC.

Destino e obiettivi; quando parliamo con Marco Vegliante, sono le parole che ricorrono più spesso. A questo ragazzo campano, il destino ha riservato qualche amarezza di troppo, ma lui sta rispondendo ponendosi obiettivi sempre più ambiziosi, e non ha paura di provare a raggiungerli. E lo ha fatto in bicicletta.

A luglio del 2019, Marco si preparava a trascorrere un'estate fantastica: prima un viaggio negli Stati Uniti per festeggiare la fine degli esami in economia e poi un tirocinio in Francia per costruire un'ottima carriera. Ma una doccia ha cambiato tutto. “Mio papà se n'è andato per un cancro al polmone e da allora sono molto attento alla salute. Anche grazie a questo, facendo la doccia, ho scoperto un nodulo al testicolo. Mi sono trovato a un bivio: partire o approfondire. Ho scelto la seconda opzione.” Così Marco riceve la diagnosi che nessuno vorrebbe sentire: ha un tumore e il testicolo va rimosso.

Viene operato subito all'Ospedale Niguarda di Milano e gli specialisti sono ottimisti, tanto che Marco pensa di poter realizzare il sogno del tirocinio. Poi iniziano settimane di "limbo", in attesa dell'esame istologico e di altri test. Che, però, scompaginano ancora le carte. “Alcuni valori non erano perfetti, quindi l'oncologa mi ha consigliato di sottopormi a chemioterapia. In quell'istante, ho visto i miei desideri andare in frantumi. Ho pianto, ho deciso di partire lo stesso per la Francia con l'idea di curarmi lì, ma poi ho capito che dovevo affrontare un percorso difficile e sarei stato solo.”

Allora Marco ritorna a Milano e comincia la terapia con il supporto dei suoi cari. L'organismo reagisce bene, lui non molla e anche i primi controlli gli fanno tornare il sorriso. Eppure, non è un sorriso pieno. “Mi sentivo fermo, mentre il mondo intorno a me andava avanti. Volevo mordere la vita. Poi è arrivato anche il coronavirus che ha bloccato tutto. Non avevo più obiettivi, quindi me ne sono costruito uno.”

Il suo scopo, oggi, si chiama Cambia marcia – pedala contro il cancro (https://cambiamarcia.org/), un progetto di raccolta fondi e sensibilizzazione ideato con costanza e precisione. L’11 luglio 2020, esattamente un anno dopo la diagnosi di tumore, Marco è partito da Milano in bici per raggiungere Padula, in Cilento. Nel viaggio ha attraversato 7 regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania) e si è spostato lungo gli itinerari storici che, da Nord a Sud, attraversano l’Italia, percorrendo in sella alla sua bici la Ciclovia del Po, le Vie Francigene, la Via di Francesco, la Francigena del Sud e la Via Silente. "Durante questo viaggio non mi sono dato scadenze, tappa dopo tappa ho raccontato le mie giornate sul blog e sui social per sensibilizzare sull'importanza della prevenzione e della ricerca e raccogliere fondi per AIRC, superando oltre 20.000 euro di raccolta."