“Adesso vivo più in fretta di prima”

“Adesso vivo più in fretta di prima”

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2018

Maddalena ha ricevuto una diagnosi di tumore nel periodo più bello della vita, ma non si è arresa e ora può guardare al futuro con serenità.

Siamo a Pasqua del 2003: Maddalena è una splendida ragazza di 15 anni, frequenta il V ginnasio a Roma ed è in vacanza con una sua amica a Milano; è proprio quest’ultima a notare uno strano rigonfiamento sotto al suo braccio.

Maddalena torna a casa, ne parla con i genitori che le fanno fare dei controlli. La diagnosi è terribile: sarcoma sinoviale, un sarcoma dei tessuti molli. Si tratta di un tumore raro, la cui incidenza è di solo 1-3 casi per milione di individui e che compare quando le cellule maligne si formano all'interno di un tessuto molle dell'organismo, indipendentemente dalla sede.

Viene operata dal professor Capanna al Careggi a Firenze, e nonostante la paura e i dubbi, alla fine tutto si risolve per il meglio: “Subito dopo l’intervento mi hanno detto che pensavano di dovermi amputare il braccio, per fortuna non è stato necessario, anche se ho dovuto fare tanta riabilitazione perché mi hanno asportato i vasi linfatici della spalla”. Le persone che le stanno vicino le danno la forza necessaria: “Mi sono sentita protetta, ho avuto il sostegno della mia famiglia, degli amici (anche se alcuni sono spariti, forse per paura o ignoranza) e del mio fidanzatino milanese che avevo all’epoca”.

Maddalena recupera bene e inizia, anche se con un mese di ritardo, a frequentare il primo liceo classico. A 20 anni, in seguito a un dolore al ginocchio, le viene diagnosticato un condroma di 1 cm cubico all’osso del femore, che però fortunatamente si rivela una lesione cartilaginea benigna.

Raccontare la sua storia è stata una necessità, e così Maddalena ha scritto l’e-book Rossa: “si tratta di un’esperienza che ho vissuto in prima persona e quindi mi è bastato attingere ai ricordi per riportare nero su bianco una narrazione così dettagliata e realistica. Il bisogno di scriverla invece è un bisogno che avevo da sempre. Da quando sono guarita. Però ci sono voluti dodici anni per essere matura e avere la consapevolezza giusta per poter scrivere come desideravo e per avere la libertà di raccontare con crudezza e asprezza.”

Oggi, Maddalena ha un marito e due figli, e può guardare al futuro con ottimismo e serenità: “oggi posso dire di essere ancora più attaccata alla vita, ho avuto Bianca [la prima figlia] molto giovane perché ho pensato che non dobbiamo dare per scontato il tempo, il futuro. Adesso vivo di fretta più di prima.”