Pier Luigi Zinzani

Nato nel 1959 ad Arenzano, ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in ematologia generale presso l’Università di Bologna. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti come assistente medico nella Divisione di oncoematologia del Roger Williams General Hospital, a Providence in Rhode Island, ha svolto il dottorato in ematologia clinica presso l’Istituto di ematologia L. e A. Seràgnoli dell’Università di Bologna. Successivamente in questo stesso ateneo è stato dirigente medico di I livello e professore associato e, dal 2018, ordinario in ematologia. Nel corso degli anni ha ricoperto altre cariche, come presidente della Fondazione italiana linfomi onlus (FIL), responsabile e segretario del Gruppo cooperatore italiano Roma-Bologna e membro del consiglio direttivo della Società italiana di ematologia. Oggi è anche direttore medico del Centro studi clinici di fase I in ematologia e direttore del Programma diagnosi e terapie dei linfomi e sindromi linfoproliferative croniche presso l’IRCCS Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna.

Progetti seguiti

Role of the gut microbiome in the outcome of diffuse large B-cell lymphoma patients treated with CAR-T cell therapy

Nome dell'istituzioneAlma Mater Studiorum Università di Bologna
RegioneEmilia-Romagna
Budget anno in corso165.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2022 - 2027
Descrizione

Obiettivo del progetto di ricerca è comprendere nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) la relazione tra il microbioma intestinale, la risposta alla terapia con cellule CAR T e le relative tossicità. In molti casi, infatti, questo approccio terapeutico provoca effetti collaterali legati a un’eccessiva attività del sistema immunitario, attività che può interferire anche con il benessere della flora intestinale. Nello studio si cercherà dunque di studiare il microbiota intestinale con lo scopo di prevedere la risposta dei pazienti alle CAR T. I risultati ottenuti potrebbero aiutare i medici a selezionare per queste cure i pazienti che possono trarne maggior beneficio, riducendo gli effetti collaterali e migliorando la risposta e la sopravvivenza a lungo termine.