Nato a Bari nel 1971, si è laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico del capoluogo pugliese nel 1997. Nel 2001 ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria meccanica all’Università di Napoli “Federico II”. Tra il 2000 e il 2007, è stato Visiting Scientist in diverse prestigiose istituzioni statunitensi, fra cui l’Università del Michigan, il Princeton Materials Institute e la Ohio State University, svolgendo contemporaneamente il ruolo di ricercatore al Politecnico di Bari (prima) e di professore associato (poi) della Facoltà di medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Dal 2007 al 2015 ha ricoperto il ruolo di professore associato all’Università del Texas HSC Houston e in seguito quello di professore e direttore del Dipartimento di imaging traslazionale allo Houston Methodist Hospital. Attualmente è Senior Scientist e docente di ingegneria biomedica all’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, dove nel 2015 ha fondato il Laboratorio di nanotecnologie per la medicina di precisione. Il laboratorio è in particolare dedicato alla progettazione, allo sviluppo e alla validazione di sistemi per la somministrazione di farmaci per il trattamento e l’imaging in diverse patologie, integrando competenze di ingegneria, scienze farmaceutiche e biomediche. Dal 2024 è anche Visiting Professor presso il Dipartimento di oncologia della Stanford University, in California (Stati Uniti).

Progetti seguiti

microGRID-enabled sustained delivery of chemotherapeutic and disconnecting agents to eradicate high-grade gliomas

Nome dell'istituzioneFondazione Istituto Italiano di Tecnologia
RegioneLiguria
Budget anno in corso99.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

I tumori cerebrali ad alto grado, come il glioblastoma, sono un tipo di cancro ancora difficile da curare. Nonostante i progressi della chirurgia, delle terapie a bersaglio molecolare e, più recentemente, dell’immunoterapia, la sopravvivenza dei pazienti affetti da glioblastoma è rimasta sostanzialmente invariata, principalmente a causa della complessità biologica della malattia e dell’impermeabilità della barriera ematoencefalica. L’approccio terapeutico standard continua a basarsi sulla resezione chirurgica seguita da radio- e chemioterapia. Studi recenti hanno chiarito il ruolo cruciale della connettività tra cellule tumorali e neuroni nell’insorgere della resistenza alle terapie e nel favorire la crescita del cancro. Obiettivo del progetto è lo sviluppo e la sperimentazione preclinica di un innovativo dispositivo biodegradabile chiamato microGRID, progettato per il rilascio localizzato di chemioterapici, anticorpi monoclonali e nanomedicine. Il fine è eradicare così tumori cerebrali ad alto grado di malignità soggetti a recidiva locale. I risultati che saranno ottenuti potrebbero aprire nuove opportunità di cura da sperimentare clinicamente contro questi tipi di cancro.