Paolo Antonio Ascierto

Nato a Solopaca (Benevento) nel 1964, si è laureato in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” nel 1990 e nello stesso ateneo ha conseguito la specializzazione in oncologia nel 1994. La sua carriera è iniziata e prosegue tuttora all’IRCCS Istituto nazionale tumori Fondazione Giovanni Pascale del capoluogo campano, dove oggi dirige il Dipartimento di tumori cutanei, immunoterapia sperimentale e terapie innovative. È inoltre presidente della Fondazione Melanoma e della Società campana di immunoterapia oncologica.

Progetti seguiti

Disease-specific universal vaccines as new combinatorial immunotherapy for metastatic melanoma, sarcoma and osteosarcoma

Nome dell'istituzioneIstituto Nazionale dei Tumori I.R.C.C.S. "Fondazione Pascale"
RegioneCampania
Budget anno in corso22.770 €
Tipo di progetto5 per Mille
Annualità2019 - 2026
Descrizione

L’obiettivo principale del programma è valutare attraverso studi clinici l’efficacia di nuovi vaccini terapeutici somministrati a pazienti con melanoma e sarcoma metastatici per stimolare la risposta immunitaria. Il programma vuole inoltre comprendere a fondo i meccanismi con cui alcuni tumori resistono ai trattamenti di immunoterapia e chemioterapia. Queste informazioni potrebbero portare all’identificazione di nuove molecole da utilizzare in vaccini terapeutici sempre più specifici ed efficaci.

Dietetic tHerapy as suppOrt to Immunotherapy in melaNoma patients -DiEt for ImmunotherapY Enhancement – Honey

Nome dell'istituzioneIstituto Nazionale dei Tumori I.R.C.C.S. "Fondazione Pascale"
RegioneCampania
Budget anno in corso153.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

Nel trattamento del melanoma sono stati compiuti importanti progressi grazie agli agenti immunoterapici: le risposte sono migliorate e l’aspettativa di vita dei pazienti è aumentata. L’obiettivo della ricerca è trovare combinazioni con altri farmaci o altre tecniche per ottenere risultati ancora più efficaci. In particolare, il progetto punta a valutare se la risposta terapeutica migliori in seguito a cambiamenti più salutari della composizione del microbiota intestinale, grazie alla dieta mediterranea e all’integrazione di fibre e fruttosio. Strategie dietetiche che influenzano la varietà e la qualità dei microbi ospitati nell’intestino potrebbero infatti favorire la risposta all’immunoterapia contro il cancro.