Luca Malcovati

Nato a Milano nel 1972, si è laureato in medicina e chirurgia e nel 2000 si è specializzato in ematologia all’Università degli studi di Pavia. Finora ha portato avanti la sua carriera a Pavia: prima come ricercatore e dirigente medico di ematologia, poi come professore associato, e infine dal 2023 come docente ordinario e direttore del Dipartimento di medicina molecolare. La sua attività di ricerca si concentra principalmente sullo studio delle neoplasie mieloidi, in particolare delle sindromi mielodisplastiche e delle neoplasie mielodisplastiche e mieloproliferative.

Progetti seguiti

Actionable targets in clonal progression and systemic spreading of myeloid neoplasms

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Pavia
RegioneLombardia
Budget anno in corso374.927,50 €
Tipo di progetto5 per Mille
Annualità2018 - 2025
Descrizione

Dissecting the interplay between the clone and the microenvironment in myelodysplastic syndromes/neoplasms

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Pavia
RegioneLombardia
Budget anno in corso100.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

Il progetto punta a comprendere le basi molecolari dei tumori ematologici, in particolare delle neoplasie mieloidi, al fine di identificare le condizioni che facilitano l’insorgenza di questi tipi di cancro e promuovono l’espansione delle cellule maligne. Più in dettaglio, con il progetto si cercherà di comprendere l’interazione tra il microambiente, i cloni tumorali e i meccanismi inefficaci di formazione dei globuli rossi. Inoltre, si tenterà di chiarire come avvengono le modifiche della cosiddetta nicchia emopoietica in sottogruppi di sindrome mielodisplastica geneticamente derivati e si proverà a scoprire i meccanismi che contribuiscono alla progressione clonale di questi tipi di tumore, chiarendo gli effetti della possibile predisposizione germinale. Nel corso del progetto si potranno anche validare alcuni biomarcatori molecolari, riconoscendo le firme genetiche che definiscono la malattia e quelle dipendenti dal contesto. Da ultimo si cercherà di identificare nuovi bersagli terapeutici attraverso uno screening farmacologico imparziale, effettuato con esperimenti in cellule in coltura e animali di laboratorio.