Nato a Modena nel 1980, ha conseguito la laurea in biotecnologie mediche e il dottorato in immunologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Si è quindi trasferito negli Stati Uniti per lavorare ai National Institutes of Health (NIH) a Bethesda, in Maryland. Tornato in Italia, ha potuto avviare in modo indipendente il suo laboratorio di immunologia traslazionale all’IRCCS Istituto clinico Humanitas, grazie al sostegno, oltre che di AIRC, anche di Fondazione Cariplo e dell’European Reseach Council.

Progetti seguiti

Disease-specific universal vaccines as new combinatorial immunotherapy for metastatic melanoma, sarcoma and osteosarcoma

Nome dell'istituzioneHumanitas Mirasole S.p.A.
RegioneLombardia
Budget anno in corso198.605 €
Tipo di progetto5 per Mille
Annualità2019 - 2026
Descrizione

L’obiettivo principale del programma è valutare attraverso studi clinici l’efficacia di nuovi vaccini terapeutici somministrati a pazienti con melanoma e sarcoma metastatici per stimolare la risposta immunitaria. Il programma vuole inoltre comprendere a fondo i meccanismi con cui alcuni tumori resistono ai trattamenti di immunoterapia e chemioterapia. Queste informazioni potrebbero portare all’identificazione di nuove molecole da utilizzare in vaccini terapeutici sempre più specifici ed efficaci.

Progenitors of exhausted T cells (Tpex) at the crossroad of anti-tumor immunity and inflammation

Nome dell'istituzioneHumanitas Mirasole S.p.A.
RegioneLombardia
Budget anno in corso0 €
Tipo di progettoIG
Annualità2022 - 2027
Descrizione

Obiettivo del progetto di ricerca è comprendere il meccanismo di resistenza all’immunoterapia, mediato dai progenitori dei linfociti T esausti (Tpex), nei tumori cerebrali e delle vie biliari. I linfociti T CD8+ non sempre svolgono una funzione antitumorale e nel tempo possono diventare disfunzionali o esausti, riducendo l’efficacia dell’immunoterapia. Studi precedenti hanno dimostrato che i Tpex continuano a contrastare la progressione tumorale, ma la loro regolazione non è ancora del tutto nota. Nel corso dello studio si cercherà dunque di comprendere, da un lato, cosa accade quando i T CD8+ infiltranti nel glioma e colangiocarcinoma intraepatico funzionano in modo anomalo, dal punto di vista antigene-specifico, molecolare e fenotipico. Dall’altro lato si tenterà di indagare la riprogrammazione dei Tpex in questi tipi di tumore poco immunogenici, rispetto al tumore al polmone non a piccole cellule molto immunogenico, comprendendo le conseguenze sul microambiente tumorale e la prognosi dei pazienti.