Tumori: tutto il peso dell'obesità

Ultimo aggiornamento: 23 gennaio 2020

Tumori: tutto il peso dell'obesità

Una recente ricerca conferma che anche il tumore del rene è fra le neoplasie il cui rischio cresce con l’aumentare del peso e con l’obesità.

Esiste un legame diretto tra peso in eccesso e rischio di sviluppare il tumore del rene. Lo spiegano gli autori di un articolo pubblicato sulla rivista PLOS Medicine nel quale, grazie a un particolare metodo di analisi chiamato randomizzazione mendeliana, confermano il ruolo dell’obesità nell’insorgenza di questo tumore e aggiungono importanti dettagli inediti. Mattias Johansson dell’Agenzia Internazionale per Ricerca sul (IARC) di Lione (Francia), insieme ai suoi collaboratori, ha coinvolto nello studio 10.784 pazienti con tumore renale e 20.406 persone sane. Dall’analisi clinica e genetica dei partecipanti è emerso che l’indice di massa corporea (calcolato in base a peso e altezza), il rapporto tra le circonferenze di vita e fianchi e la percentuale di grasso corporeo aumentano il rischio. “Abbiamo osservato anche un legame con livelli elevati di insulina a digiuno e pressione diastolica (ovvero la massima)” spiegano gli autori, sottolineando ancora una volta le conseguenze negative dell’obesità sulla salute e sul rischio oncologico in particolare.

I dati parlano chiaro

L’associazione tra sovrappeso, obesità e rischio di sviluppare molti tipi di cancro è nota da tempo, anche per tumori come quello del seno o dell’ovaio e di organi che con l’assunzione di cibo sembrano non avere un rapporto diretto. Eppure sono molti gli studi che dimostrano come questa associazione esista e sia anche piuttosto forte.

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) nella terza edizione del report su Dieta, nutrizione, attività fisica e cancro mette in luce il rapporto tra eccesso di peso in età adulta e rischio di sviluppare tumori di esofago, pancreas, fegato, mammella (in post-menopausa), endometrio e rene, ma anche di bocca, faringe e laringe, stomaco (cardias), ovaio, cistifellea e prostata (tumore avanzato). Sempre nello stesso report si legge che anche l’aumento di peso in età adulta aumenta il rischio oncologico, in particolare quello di tumore del seno in post-menopausa. Infine, ma non certo meno importante, gli esperti hanno mostrato che anche dopo la diagnosi il peso conta. Al momento i dati non sono sufficienti per generare raccomandazioni specifiche, ma sembra che l’eccesso di grasso corporeo sia legato a una prognosi peggiore nei pazienti con diagnosi di tumore mammario.

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Tanti meccanismi, non tutti svelati

Quali sono i meccanismi alla base del legame tra obesità e tumore? In alcuni casi il legame appare più chiaro, mentre in altri sono necessarie altre ricerche per giungere a conclusioni definitive. Senza dubbio lo stato di infiammazione cronica che l’obesità genera nell'organismo innesca una serie di meccanismi cellulari e molecolari che possono influenzare il rischio di tumori come quello del pancreas, dell’esofago e di molti altri ancora. L’obesità si accompagna spesso anche a resistenza all’insulina, che può creare problemi al buon funzionamento del fegato, portando in alcuni casi anche alla trasformazione tumorale delle cellule. Gli squilibri ormonali causati dalla presenza di grasso in eccesso, un vero e proprio “organo endocrino” capace di produrre ormoni, sono invece chiamati in causa in diversi tipi di tumore, in particolare quelli della mammella e dell’ovaio, ma anche della prostata dove modifiche nel metabolismo degli ormoni sessuali possono dare il via a processi che portano alla malattia. In linea generale, infine, le alterazioni del metabolismo (sindrome metabolica, elevati livelli di lipidi, di colesterolo eccetera) innescate dall'obesità possono aumentare il rischio di tumore.

Cosa fare e cosa evitare

Non esiste una strategia perfetta e valida per tutti coloro che vogliono evitare l’accumulo di pericolosi chili in eccesso. I fattori che contribuiscono a sovrappeso e obesità sono davvero tanti, dal tipo di alimentazione al metabolismo di ciascun individuo, dalla composizione del microbiota (la flora intestinale) agli aspetti psico-sociali. Non tutti questi fattori, per esempio quelli genetici, possono essere modificati).

La scienza però offre alcune indicazioni generali che tutti possono seguire per avvicinarsi all’obiettivo di un peso nella norma. Per esempio è dimostrato che il rischio di obesità e sovrappeso si riduce se si segue uno stile di vita che include attività fisica aerobica, una dieta ricca di fibre, in particolare di cereali integrali e verdure e, più in generale se si segue la dieta mediterranea. Il rischio cresce se aumenta la sedentarietà e il tempo trascorso davanti agli schermi di TV e computer, e se a questa abitudine si aggiunge anche una dieta ricca di bevande zuccherate e cibi grassi.

  • Agenzia Zoe