Ultimo aggiornamento: 23 gennaio 2020
Un comportamento sedentario, come per esempio passare molte ore seduti a guardare la televisione, aumenta il rischio di sviluppare un tumore del colon-retto già in giovane età.
Un gruppo di ricercatori della Washington University di St Louis ha scoperto che il rischio relativo di avere un tumore all’intestino prima dei 50 anni aumenta di circa il 69 per cento se si trascorrono più di 14 ore alla settimana seduti a guardare la televisione.
I ricercatori americani, analizzando i dati relativi a circa 90.000 donne, hanno cercato di capire se l’incidenza del tumore del colon-retto a insorgenza giovanile fosse più alta tra coloro che avevano una particolare predilezione per il piccolo schermo. Come termine di paragone sono state scelte invece donne che avevano dichiarato di trascorrere al massimo 7 ore alla settimana sedute a guardare la TV.
Dall’analisi risulta che effettivamente esiste un nesso tra il tempo trascorso sul divano e il rischio di sviluppare un tumore, anche tenendo conto di altri due fattori importanti, l’attività fisica svolta e l’obesità. Nello specifico, chi passa più di 14 ore alla settimana seduto a guardare la TV ha due volte e mezzo più probabilità di ammalarsi di tumore del colon-retto rispetto a chi ne passa meno di 7.
Ovviamente il problema non è la televisione, ma il comportamento sedentario. È noto che la sedentarietà è un fattore di rischio per numerose malattie croniche tra cui il diabete, le patologie cardiovascolari e, appunto, il tumore del colon-retto. L’abitudine a stare tanto tempo davanti allo schermo è quindi solo un indicatore di scarsa attività fisica. Verosimilmente risultati analoghi si potrebbero riscontrare in persone che passano molto tempo senza muoversi, qualunque sia l’attività svolta: guardare la televisione come pure leggere, giocare a videogiochi, interagire sulle piattaforme social o altro.
Lo studio della Washington University, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute Cancer Spectrum, dimostra che la sedentarietà predispone soprattutto al tumore del colon-retto a insorgenza giovanile, un tipo di tumore che, rispetto a quello che colpisce persone sopra i 60 anni, viene spesso diagnosticato a uno stadio più avanzato ed è generalmente più aggressivo.
Elena Riboldi - Agenzia ZOE