Ultimo aggiornamento: 23 gennaio 2020
I kit didattici forniti da AIRC ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado stanno riscuotendo un successo sempre crescente. Merito di un approccio rigorosamente scientifico alla prevenzione e alla ricerca.
Come molte altre grandi associazioni europee che finanziano la ricerca scientifica, anche AIRC ha investito risorse nella formazione dei più giovani. I progetti di AIRC nelle scuole, nati nel 2011 quasi in sordina per fornire supporto a iniziative di raccolta fondi, sono diventati con gli anni una vera e propria proposta didattica che copre tutti gli ordini, dalla scuola dell'infanzia alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Materiali didattici, video, giochi interattivi (prodotti con la consulenza di esperti di divulgazione e didattica e il consiglio di insegnanti di riferimento) sono stati raccolti in un sito web dedicato a insegnanti e studenti (scuola.airc.it), sempre più frequentato e cliccato. Il sito raccoglie tutti gli elementi e le attività del progetto, tra cui diversi materiali scaricabili. Inoltre propone aggiornamenti frequenti con concorsi, blog, workshop, proposte ed elementi trasversali alle diverse attività. Il progetto vede la collaborazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con programmi e azioni condivise. "Non vogliamo che il cancro sia come un elefante nella classe" affermano gli esperti della Fondazione Macmillan, charity britannica molto attiva sul piano della didattica che ha fatto da apripista per tutte le consorelle europee, tra cui AIRC. "Certo è un argomento ingombrante ma pensiamo che dovrebbe essere facile e naturale parlarne".
È tempo di bilanci per un'esperienza, quella di avvicinare i più giovani alla prevenzione, alla ricerca e all'impegno, che è nata come una sfida, data la difficoltà di coinvolgere le scuole in attività che esulano dagli stretti obblighi curricolari. Sono stati gli insegnanti i migliori alleati di AIRC in questa impresa: molti di loro hanno accolto con entusiasmo e partecipazione l'idea di sfruttare kit didattici innovativi per affrontare argomenti che sono solo parzialmente compresi nei programmi scolastici e che vengono spiegati con un taglio diverso dal solito. AIRC ha portato i suoi progetti anche fuori dalle aule scolastiche, per esempio proponendoli, sotto forma di laboratori interattivi, al Festival della Scienza di Genova, con un grande riscontro tra le classi partecipanti.
"Utilizzo i materiali di AIRC per le mie lezioni sulla cellula" spiega Tiziana Bortesi, docente di biologia presso la scuola secondaria di II grado Istituto Ettore Sanfelice di Viadana, in provincia di Mantova. "In questo modo i ragazzi sono più stimolati all'ascolto, perché sono abituati ai supporti visivi". Gli argomenti trattati vanno dalla biologia di base al ruolo della ricerca scientifica nella società, con lo scopo di invogliare almeno qualcuno a intraprendere una carriera non semplice ma potenzialmente ricca di soddisfazioni personali e utili socialmente. Altri materiali sono dedicati ai temi della prevenzione e dell'impegno, con proposte per vivere in prima persona il volontariato.
L'argomento cardine, il cancro, viene sfiorato con riferimento agli aspetti cellulari e molecolari, più che a quelli legati alla malattia. "Non parliamo direttamente di cancro, ma di biologia" continua Bortesi. "Non ho ancora affrontato l'argomento della malattia, perché richiederebbe un approccio concordato con i colleghi. A volte, durante le lezioni, capita che qualche ragazzo faccia domande che si è tenuto dentro per tanto tempo, magari perché ha vissuto la malattia in famiglia. E noi insegnanti cerchiamo di rispondere nel modo più scientifico possibile".
La scuola è il luogo privilegiato dove costruire la consapevolezza che per battere il cancro serve l'aiuto di tutti. Ed è anche il luogo privilegiato dove costruire la consapevolezza che per battere il cancro serve l'aiuto di tutti. Ed è anche il luogo giusto in cui cominciare a parlare di prevenzione, soprattutto per quanto riguarda gli stili di vita errati. Per ottenere risultati sulla lunga distanza bisogna cominciare fin da piccoli, dicono gli studi in materia. E AIRC ha elaborato strumenti e attività per tutte le età. Per la scuola primaria sono disponibili schede didattiche e il Mangioco, che attraverso attività ludiche insegna ai più piccoli le regole fondamentali della prevenzione attraverso il cibo e l'importanza dell'educazione fisica. "I bambini si divertono moltissimo e, poiché le attività didattiche vengono affiancate alla distribuzione delle Arance della Salute, imparano anche il valore del volontariato e si sentono utili" spiega Anna Messa, insegnante dell'Istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Polignano a Mare, in provincia di Bari. Le sue classi di scuola primaria partecipano da molti anni a Cancro io ti boccio e, nel dare una mano alla ricerca scientifica, imparano anche un importante concetto: che le malattie si possono, almeno in parte, prevenire, e che è importante cominciare fin da piccoli.
Un videogioco educational per dire di no alla sigaretta e scoprire attraverso l'attività ludica, consigli per la prevenzione e aggiornamenti sulla ricerca oncologica, per essere più forti e consapevoli contro il fumo.
Un dialogo in cui il ricercatore si reca nelle scuole per condividere l'entusiasmo, la fatica e i risultati legati al suo lavoro e il volontario che si sofferma sulle motivazioni che spingono a collaborare con AIRC.
L'opportunità per tutte le scuole, dall'infanzia alle secondarie di II grado, di dare una lezione al cancro distribuendo le Arance della Salute e scoprendo così la bellezza del volontariato.
Redazione