Ultimo aggiornamento: 23 gennaio 2020
Una minoranza delle cisti che si formano nel pancreas può trasformarsi in tumori maligni. Un nuovo test potrebbe identificare quelle a più alto rischio di evoluzione neoplastica.
Analizzando il fluido contenuto in una cisti pancreatica si potrebbe predire con accuratezza se questa rischia di trasformarsi in un tumore maligno. Lo suggeriscono i risultati di uno studio condotto alla Washington University di St Louis. I ricercatori americani responsabili della ricerca hanno messo a punto un test immunologico utilizzando un anticorpo che si era già dimostrato capace di legarsi alle lesioni precancerose dell’apparato gastrointestinale, ma non al tessuto sano. Il nuovo test potrebbe essere usato per identificare i pazienti a rischio, permettendo di asportare le lesioni potenzialmente pericolose prima che diventino tumori.
Le cisti sono piccole sacche, potenzialmente piene di liquido e nel pancreas se ne possono formare diversi tipi. Quelle più comuni (dette cisti infiammatorie o pseudocisti) non hanno nulla a che fare con i tumori. I tumori cistici del pancreas invece si dividono in tumori sierosi (benigni) e tumori mucinosi (maligni). Essere in grado di distinguere questi ultimi dai primi consentirebbe di intervenire in modo tempestivo. Il tumore mucinoso del pancreas è infatti molto aggressivo e quando è diagnosticato in fase avanzata è difficile da curare.
I ricercatori hanno messo alla prova il loro test analizzando il liquido contenuto in 169 cisti che erano state rimosse chirurgicamente. Un campione di ogni cisti era stato analizzato da un patologo, perciò era noto quali e quante erano cisti mucinose. I ricercatori hanno potuto concludere che il nuovo test consente di identificare le cisti pancreatiche a rischio di evoluzione maligna con un’accuratezza del 95 per cento circa. Classificando le cisti in base alle linee guida in uso, l’accuratezza è pari a circa il 74 per cento.
Se supererà ulteriori esperimenti di conferma e le prove di validazione clinica, questo test potrebbe permettere di effettuare diagnosi precoci e poco invasive (basterà aspirare un po’ di liquido, senza rimuovere la cisti).
Agenzia Zoe