Ultimo aggiornamento: 8 giugno 2021
Uno studio condotto su un campione di oltre 95.000 donne dimostra che l’adolescenza è un momento critico per invertire la rotta
Consumare molte bevande zuccherate durante l’adolescenza e la gioventù aumenta il rischio di sviluppare un tumore del colon-retto prima di compiere 50 anni. Lo dicono i risultati di uno studio, pubblicati sulla prestigiosa rivista di gastroenterologia Gut. Bibite, succhi di frutta, sport drink ed energy drink sono sempre più popolari, e ciò potrebbe spiegare almeno in parte perché l’incidenza del tumore del colon-retto a insorgenza precoce è in costante crescita.
Per valutare se effettivamente esiste una relazione tra consumo di bevande zuccherate e tumore del colon-retto, è stato preso in esame un ampio campione di partecipanti al Nurses’ Health Study II, uno dei maggiori studi epidemiologici sui fattori di rischio in oncologia. Lo stato di salute delle donne coinvolte nello studio, tutte infermiere, è stato monitorato regolarmente per 24 anni. Ogni quattro anni le partecipanti hanno compilato un questionario molto dettagliato su cosa mangiavano e con quale frequenza. A circa metà delle partecipanti è stato anche chiesto di compilare un questionario relativo alle abitudini alimentari di quando avevano 13-18 anni.
Dall’analisi dei dati di oltre 95.000 partecipanti è risultato che le donne che consumavano due o più bicchieri di bevande zuccherate al giorno avevano un rischio più che doppio di andare incontro al tumore del colon-retto prima dei 50 anni rispetto alle donne che ne consumavano uno solo. I ricercatori hanno calcolato che questo rischio aumentava del 16 per cento per ogni bicchiere di bevanda zuccherata in più consumato ogni giorno. Se però si considerava il consumo durante l’adolescenza, il rischio aumentava addirittura del 32 per cento per ogni bicchiere in più.
Non abusare di bevande zuccherate è quindi un modo semplice per ridurre il rischio di sviluppare tumori intestinali, oltre che una delle regole auree per prevenire l’obesità adolescenziale, dato che l’apporto calorico di queste bevande è molto elevato a fronte di un apporto nutrizionale mediamente basso o nullo. Questo messaggio andrebbe trasmesso soprattutto ai giovani, i più attratti dalla grande varietà di drink proposti dall’industria alimentare. Secondo lo studio, a una persona adulta basta rinunciare ogni giorno a un bicchiere di bevanda zuccherata sostituendolo con un caffè o un bicchiere di latte per ridurre, rispettivamente, del 18 e del 36 per cento il rischio relativo di tumore del colon-retto a insorgenza precoce. La sostituzione di bevande zuccherate con succhi di frutta naturali non sembra invece ridurre il rischio in maniera significativa, verosimilmente poiché anche questi ultimi contengono molto zucchero.
Agenzia ZOE