Dal genoma alla cura la ricerca corre

Ultimo aggiornamento: 10 maggio 2019

Dal genoma alla cura la ricerca corre

I ricercatori faranno il punto sulle grandi scoperte della genetica con gli studenti delle scuole superiori e dell'università.

Sono passati 10 anni dall'annuncio della completa decodifica del genoma umano, una scoperta che ha cambiato il volto della biologia e della ricerca oncologica in particolare. E se nel 2000 per decodificare un solo gene ci volevano mesi, oggi siamo in grado di processare migliaia di geni in poche ore. Tutto ciò ha portato a scoperte importanti nella cura del cancro, come i farmaci biologici diretti verso specifici bersagli.

I progressi della ricerca stanno illuminando la funzione della "materia oscura", quella parte di DNA di cui fino a oggi non si conosceva l'utilità, e il suo ruolo nella genesi dei tumori e nella predisposizione a svilupparli. In occasione della Giornata per la ricerca sul cancro, giovedì 10 novembre si terranno gli incontri con i ricercatori in tre grandi università: a Milano, presso il Politecnico; a Roma, presso La Sapienza; e a Napoli, presso l'università Federico II.

 

Ad ascoltare gli esperti di AIRC ci saranno gli studenti di medicina, di biologia e di ingegneria biomedica, ma gli incontri saranno aperti a tutta la cittadinanza. Obiettivo: spiegare loro che l'oncologia è un settore di punta della ricerca, in cui si ottengono risultati rapidamente applicabili ai pazienti grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e all'espansione delle conoscenze nell' ambito della diagnostica molecolare e in farmacologia. Nuovi farmaci hanno visto la luce e, grazie alle maggiori conoscenze sui possibili bersagli, si sono individuate nuove applicazioni anche per vecchie molecole.

Non basta però puntare ai futuri ricercatori per battere il cancro: bisogna anche educare i giovanissimi affinché adottino corretti stili di vita, facciano prevenzione, e comprendano l'importanza culturale della ricerca scientifica. Per questo AIRC, che finanzia oltre 4.000 ricercatori, ha deciso di investire sugli studenti delle scuole superiori con un progetto che durerà tutto l'anno e che porterà nella scuola l'attualità della ricerca, offrendo ai docenti materiali rigorosi dal punto di vista scientifico e favorendo il coinvolgimento attivo dei ragazzi.

Il progetto, realizzato in collaborazione con l'Istituto FIRC di oncologia molecolare (IFOM), sarà lanciato proprio in occasione della Giornata: circa 60 ricercatori si recheranno nelle aule per incontrare gli studenti, raccontare la propria storia professionale e illustrare i progressi della ricerca. La Giornata si dilata in una settimana di informazione che coinvolgerà i canali radiotelevisivi della RAI, la stampa quotidiana e periodica e il web.

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