Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2024
L’allattamento al seno è una pratica sempre più importante, secondo i risultati di numerose ricerche, per i suoi effetti benefici sulla salute sia dei bambini, sia delle mamme, oltre che per il ruolo nella prevenzione di alcune malattie, tra cui alcuni tipi di cancro.
I risultati di un recente studio, pubblicati sulla rivista JAMA Network Open, rivelano che l’allattamento al seno riduce il rischio che la bambina o il bambino sviluppino in futuro la leucemia linfoblastica acuta. I dati si aggiungono a quelli raccolti in una lunga serie di ricerche che hanno evidenziato nel tempo i benefici dell’allattamento. Anche per questo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che l’allattamento al seno è uno dei modi più efficaci per garantire la salute e la sopravvivenza dei bambini.
In particolare, l’OMS raccomanda il latte materno come alimento esclusivo per i primi 6 mesi di vita e suggerisce di continuare l’allattamento fino a 2 anni o oltre. Ciò nonostante, meno della metà dei bambini sotto i 6 mesi è allattato esclusivamente al seno, secondo i dati forniti dall’OMS stessa.
L’allattamento al seno è anche tra le strategie efficaci per diminuire il rischio di sviluppare un tumore, secondo il Codice europeo contro il cancro, redatto da esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) che fa parte dell’OMS.
Il latte materno è l’alimento ideale per i neonati per diverse ragioni: contiene le giuste proporzioni di carboidrati, tra cui il lattosio, che favorisce lo sviluppo di un microbiota intestinale sano. Inoltre, è ricco di grassi essenziali alla maturazione del sistema nervoso, oltre a proteine, vitamine e altri nutrienti che sostengono una crescita sana. La composizione del latte materno varia inoltre nel tempo in modo da rispondere alle esigenze dei bambini nelle diverse fasi di crescita. Facile da digerire, il latte materno contiene anche sostanze naturalmente calmanti e anticorpi che rinforzano il sistema immunitario dei bambini, proteggendoli da molte infezioni.
Molti studi hanno mostrato che bambine e bambini allattati al seno hanno un rischio minore di sviluppare disturbi intestinali come diarrea e vomito, infezioni respiratorie come quelle indotte dal virus respiratorio sinciziale (RSV), infezioni all’orecchio, meningite batterica, asma, eczema, obesità infantile, carie e altri problemi dentali, e persino il diabete di tipo 2 in età adulta. Inoltre, alcuni dati indicano che l’allattamento al seno può ridurre il rischio di sviluppare certi tipi di tumori pediatrici, come la leucemia, anche se le prove per altri tipi di tumore come il neuroblastoma e altri tumori solidi sono meno definitive.
Anche le neomamme possono trarre grandi benefici dall’allattamento al seno. In primo luogo, allattare al seno aiuta a stabilire un rapporto di fiducia tra la madre e i figli e a stabilire un legame fisico ed emotivo più forte. Inoltre, le mamme che allattano si riprendono prima dal parto, grazie anche alla produzione dell’ormone ossitocina, e hanno meno problemi di sovrappeso, riuscendo a eliminare più velocemente l’eccesso di peso accumulato in gravidanza.
Si riducono anche il rischio di ipertensione, colesterolo elevato, di alcune malattie cardiovascolari, osteoporosi e diabete di tipo 2, oltre che di numerosi tipi di tumore, in primo luogo quello di mammella e ovaio. Inoltre, l’allattamento al seno è una scelta economica, essendo praticamente a costo zero e non richiedendo preparazione prima della somministrazione.
In alcuni casi, tuttavia, le donne potrebbero trovarsi nell’impossibilità di allattare, come nel caso di trattamenti oncologici. In queste situazioni, gli operatori sanitari possono offrire consulenza sulle alternative più sicure e adeguate.
Agenzia Zoe