Federica Facciotti - Istituto europeo di oncologia (IEO)

Con le misure restrittive, la vita personale di Federica Facciotti, ricercatrice AIRC e direttrice del laboratorio di immunologia mucosale all'Istituto europeo di oncologia – IEO di Milano, si è molto complicata: "Ho un bimbo di 9 mesi, i nonni sono obbligati a stare in casa da ormai quattro settimane e non possono aiutarmi, così come la babysitter".

Il marito di Federica è medico al Policlinico di Milano e, pur non assistendo direttamente persone infette da Covid-19, è costantemente impegnato a fornire informazioni ai suoi pazienti, soprattutto a rassicurarli. Federica invece, durante il giorno si districa tra la cura di suo figlio, le telefonate, le videochiamate e le mail, e di sera, quando il bambino dorme, ha finalmente il tempo di esaminare i dati del laboratorio.

"Il direttore del Dipartimento di oncologia sperimentale in IEO, Pier Giuseppe Pelicci, aveva già messo in atto alcune misure eccezionali per permettere ai ricercatori di continuare a lavorare in sicurezza, organizzando turni di lavoro in laboratorio e incentivando lo smart working. Così la ricerca è andata avanti con uno slancio quasi superiore al periodo precedente alle misure restrittive. Organizziamo periodicamente riunioni tramite videochiamate e abbiamo una chat in cui mantenere i contatti." Proprio durante una di queste chiacchierate via web, Pelicci ha lanciato la proposta di scrivere una lettera al Governo e mettersi a disposizione per convertire i laboratori in centri per le analisi molecolari dedicate al Covid-19. Federica e i suoi colleghi del dipartimento, tra cui tanti sostenuti da AIRC, hanno condiviso la necessità di mettere a disposizione la propria esperienza.

"Questa emergenza mi ha fatto capire quanto siano importanti gli affetti. La mia famiglia, i miei amici mi mancano immensamente ma so che presto potremo di nuovo stare insieme. Sono certa che questa situazione ci abbia resi consapevoli del fatto che, come scienziati, abbiamo la grande responsabilità di comunicare la scienza nel modo più corretto ed efficace e che la vera forza è condividere le nostre conoscenze, unire le nostre forze per trovare risposte e terapie, tanto contro il Covid-19 quanto contro il cancro."