Non esistono i “supercibi” anticancro

L’alimentazione ha senza dubbio un ruolo di primo piano nella prevenzione di tumori e numerose altre malattie, ma non esistono alimenti miracolosi che, da soli, permettano di prevenire o curare il cancro.

Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2025

Tempo di lettura: 5 minuti

In questo articolo risponderemo alle domande:

  1. Qual è l’impatto dell’alimentazione nella prevenzione e nella cura del cancro?
  2. Quali sono i risultati e i limiti degli studi sul legame tra alimentazione e cancro?
  3. Quali sono gli alimenti più ricchi di sostanze che aiutano a prevenire il cancro?
  4. Quali sono i suggerimenti generali per un’alimentazione sana ed equilibrata?

Circa il 40% dei tumori può essere prevenuto adottando stili di vita salutari e mangiando in maniera varia ed equilibrata: su questo non hanno dubbi gli esperti, che ormai da decenni si occupano di studiare il ruolo dell’alimentazione sia nella prevenzione sia nella cura dei tumori. Gli studi sul tema non mancano e spaziano dalle ricerche di tipo epidemiologico, basate sullo studio delle malattie che compaiono o persistono in una popolazione, alle più recenti e sofisticate analisi di tipo molecolare, volte a identificare l’effetto di singoli elementi contenuti nella dieta sulla prevenzione, la comparsa e la progressione del cancro.

Uno dei più ampi e noti studi in questo campo è EPIC, acronimo che sta per European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. L’indagine ha coinvolto oltre mezzo milione di persone, che in 10 Paesi europei sono state seguite per almeno 15 anni. I gruppi che collaborano allo studio EPIC, tuttora in corso, indagano diversi tipi di tumore e aspetti della relazione tra nutrizione e cancro: un lavoro incessante che ha già portato a oltre 1.900 pubblicazioni scientifiche.

“Supercibi” contro il cancro: cosa dice la scienza

Esistono alimenti che, da soli, permettano di prevenire o curare il cancro? La risposta della scienza è no. Non esiste un “supercibo” che da solo abbia queste proprietà. Senza dubbio sono da preferire gli alimenti ricchi di fibre, vitamine, minerali e altre sostanze fitochimiche, che si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale. Altri alimenti invece sarebbero da evitare, come l’alcol e gli insaccati, o da limitare, come le bevande zuccherate, la carne rossa, e i cibi ricchi di grassi, zuccheri e conservanti, perché possono contenere sostanze ritenute cancerogene se assunte in ingenti quantità. Tuttavia, nessun alimento di per sé può essere considerato sufficiente a prevenire o causare il cancro, soprattutto se consumato in dosi non particolarmente elevate. Non dimentichiamo poi che studiare il rapporto tra nutrizione e cancro non è affatto semplice. La prima difficoltà è legata al fatto che numerosi fattori – stili di vita età, esposizione a sostanze cancerogene, predisposizione genetica, fattori ambientali – possono contribuire allo sviluppo della malattia. Isolare tra tutti questi fattori l’effetto dell’alimentazione è un’impresa piuttosto ardua. Inoltre, è spesso molto complesso ottenere informazioni dettagliate su cosa mangiano le persone ogni giorno. Negli studi di tipo molecolare gli scienziati, in genere, isolano un composto e ne indagano l’impatto su cellule in coltura o animali di laboratorio in condizioni controllate. I risultati di tali studi non possono, tuttavia, dare risposte assolute, per diverse ragioni:

  • sono condotti con organismi per alcuni aspetti simili e per altri molto diversi dagli esseri umani;
  • le condizioni controllate di questi esperimenti escludono l’esposizione a numerosi e vari fattori confondenti e potenzialmente cancerogeni a cui possono essere invece esposti gli esseri umani nella loro vita quotidiana;
  • spesso le sostanze sono valutate in concentrazioni che difficilmente sarebbe possibile raggiungere con una normale alimentazione.

Gli alimenti ricchi di sostanze che possono aiutare a prevenire il cancro

Come ricordano spesso gli esperti, per seguire un’alimentazione varia ed equilibrata bisogna fare attenzione non soltanto a ciò che si evita, ma anche a ciò che si assume. Sebbene, come già detto, non ci siano alimenti che da soli permettano di prevenire o curare il cancro, i ricercatori ne hanno identificati alcuni ricchi di sostanze che possono comunque aiutare nella prevenzione di diverse malattie, tra cui i tumori.

Eccone alcuni tratti da un elenco fornito dall’American Institute for Cancer Research (AICR).

  • Mele: le fibre e i polifenoli contenuti in questi frutti potrebbero cooperare con il microbiota, l’insieme dei microrganismi presenti nell’intestino, aumentando le difese dell’organismo contro il cancro.
  • Mirtilli: noti soprattutto per il loro potere antiossidante, contengono numerose molecole protettive come fibre, vitamina C, flavonoli, tannini, antocianine e molti altri ancora.
  • Uva: la ricerca sta studiando gli effetti dei composti proantocianidinici contenuti nei semi e nelle bucce d'uva. I risultati di studi di laboratorio suggeriscono che questi, o i composti che i microbi intestinali ricavano da essi, possano influenzare l'espressione di geni correlati allo sviluppo del cancro.
  • Agrumi: le arance possono fornire antiossidanti e altre sostanze protettive contro il cancro. Una caratteristica unica delle arance è che vengono consumate in quantità molto maggiori sotto forma di succo rispetto al frutto fresco intero. Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire in che modo eventuali differenze nel contenuto di nutrienti, fitocomposti e fibre possano influenzare la protezione contro il cancro.
  • Frutta secca: contribuisce a mantenere una dieta salutare, ma differisce per i nutrienti e i composti vegetali che apporta. Le noci sono uniche sotto diversi aspetti e sono state studiate più approfonditamente rispetto ad altri tipi di frutta secca per quanto riguarda la prevenzione del cancro. Gli ellagitannini, la melatonina e il gamma-tocoferolo che contengono potrebbero agire riducendo lo stress ossidativo, l'infiammazione e l'espressione genica che possono portare al cancro.
  • Crucifere (broccoli, cavoli, eccetera): ricchi di fibre, vitamina C, folato e antiossidanti inclusi i carotenoidi (soprattutto beta-carotene, luteina e zeaxantina nei broccoli).
  • Pomodori: ricchi di licopene, un tipo di carotenoide, oltre che di vitamina C, vitamina A e beta-carotene.
  • Carote: sono un ortaggio non amidaceo, fonte di carotenoidi e altri composti fitochimici. In particolare, il beta-carotene è il carotenoide che ha ricevuto maggiore attenzione dai ricercatori, ma sono in corso studi sugli altri composti delle carote e inoltre sulle carote come alimento completo.
  • Aglio: risultati di ricerche di laboratorio hanno dimostrato che i composti presenti nell'aglio hanno un'attività antitumorale. Tuttavia, i dati negli esseri umani non hanno finora confermato l'ipotesi che questo alimento riduca il rischio di cancro. L’effetto potrebbe essere condizionato da quantità, assorbimento, metodi di preparazione e differenze individuali.
  • Cereali integrali: forniscono fibre alimentari e nutrienti superiori a quelli dei cereali raffinati. In nuove ricerche gli scienziati stanno esplorando se i cereali integrali, come riso integrale, farro, bulgur, sorgo e quinoa, offrano ulteriori benefici rispetto a pane, cereali e pasta realizzati con farina integrale macinata e minimamente lavorata.
  • Legumi: sono particolarmente importanti perché contengono fibre e polifenoli, che potrebbero favorire la crescita di batteri intestinali benefici per la salute. Sono però necessarie ulteriori ricerche per comprendere in che modo le differenze individuali e le diverse forme di questi composti contribuiscano a ridurre il rischio di cancro.
  • Soia: è uno dei pochi alimenti vegetali che contiene tutti gli aminoacidi di cui l’organismo ha bisogno per costruire le proteine.
  • : in particolare il tè verde è ricco di molecole chiamate catechine che potrebbero avere effetti protettivi.

A questi si aggiungono anche lamponi, semi di lino, fragole, spinaci, caffè e molti altri alimenti.

Quale dieta scegliere per ridurre i rischi?

Le prime linee guida italiane dedicata alla dieta mediterranea sottolineano alcuni elementi che si sono dimostrati efficace non solo nel ridurre il rischio di malattie croniche, ma anche nell’ambito della prevenzione oncologica: l’abbondanza di alimenti di origine vegetale (pane, pasta, orzo, farro, riso e altri cereali, verdure, legumi, frutta fresca e secca), il modesto consumo di alimenti di origine animale (pesce, carne bianca, latticini e uova), quello occasionale di dolci e il ricorso all’olio extravergine di oliva come fonte primaria di grassi. In ambito strettamente oncologico, le conclusioni di 126 studi, osservazionali e di intervento, mostrano che la dieta mediterranea è il regime alimentare più efficace per ridurre il rischio di ammalarsi di diversi tipi di tumore, anche se spesso con impatto modesto. L’adesione alla dieta mediterranea è fortemente caldeggiata fin dalla prevenzione primaria per ridurre l’incidenza dei tumori in tutte le sedi, di quelli del distretto testa-collo, del cavo orale, del polmone, dello stomaco, del fegato e della colecisti, del colon-retto e della mammella, in particolare nelle donne dopo la menopausa. Non meno rilevante è il contributo che abitudini alimentari di tipo mediterraneo possono offrire ai pazienti oncologici nel ridurre la mortalità dovuta in particolare ai tumori del colon-retto, dello stomaco, del distretto testa-collo, dell’ovaio, della prostata e del seno.

Al momento non ci sono dati sufficientemente solidi per indicare che altri regimi alimentari (dieta vegana, dieta pescetariana, dieta latto-ovo-vegetariana, dieta flexitariana) possano da soli svolgere un effetto protettivo contro i tumori.

I suggerimenti per un’alimentazione sana ed equilibrata

In collaborazione con l’American Institute of Cancer Research (AICR), gli esperti del World Cancer Research Fund (WCRF) hanno stilato delle raccomandazioni per un’alimentazione sana ed equilibrata che aiuti a prevenire il cancro:

  • Mantenere un peso nella norma. I chili di troppo sono stati associati allo sviluppo di 13 tumori e la lista include due dei tumori più diffusi (mammella e colon-retto), alcuni di quelli più difficili da trattare (pancreas, esofago e cistifellea), ma anche tumori ginecologici (utero e ovaio), tumori di fegato, reni e stomaco, il mieloma, il meningioma e il tumore della tiroide.
  • Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. Gli esperti che hanno lavorato al rapporto del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro specificano che per ridurre il rischio oncologico è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno;

 

  • Consumare alimenti di origine vegetale come cereali integrali, frutta, verdura e legumi. Si consiglia di assumere 5 porzioni al giorno di frutta e verdura ed è meglio variare il più possibile tra i cibi che si portano a tavola.
  • Limitare il consumo dei cosiddetti cibi “fast food”. Sono spesso troppo ricchi in grassi, zuccheri e sale.
  • Ridurre il consumo di carne rossa e lavorata. Attenzione: gli esperti non dicono di eliminare completamente la carne, che resta una valida fonte di nutrienti, in particolare di proteine, ferro, zinco e vitamina B12.
  • Limitare il consumo di bevande zuccherate. Contengono troppe calorie che aumentano più facilmente il peso e quindi il rischio di tumore.
  • Limitare il consumo di alcol. Per ridurre ancor di più il rischio di ammalarsi, sarebbe meglio non consumarne affatto.
  • Non basare l’alimentazione sull’uso di integratori. Seguire una dieta varia ed equilibrata è sufficiente per garantire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
  • Allattare i bambini al seno almeno per 6 mesi. Gli studi a disposizione sulla popolazione femminile mostrano che le donne che allattano i figli fino ai 6 mesi hanno un rischio minore di sviluppare un tumore al seno. Oltre a essere protettivo per le mamme, l’allattamento offre molti benefici ai neonati. In particolare, sembrerebbe contribuire a prevenire l’eccesso di peso in età pediatrica.
  • Seguire queste raccomandazioni anche se si è già avuta una diagnosi di cancro. Un’alimentazione varia ed equilibrata e mantenersi attivi, facendo movimento tutti i giorni, sono tra le principali abitudini che dovrebbero essere messe in pratica sia da chi è malato, previa consultazione con il proprio medico curante, sia da chi ha superato la malattia ed è a rischio di recidiva.

Ulteriori informazioni utili sono contenute nell’approfondimento dedicato agli stili di vita anticancro.

Autore originale Agenzia Zoe

Revisione di Fabio Di Todaro in data 10/10/2025

  • Agenzia Zoe

    Agenzia di informazione medica e scientifica