Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2025
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In questo articolo risponderemo alle domande:
Circa il 40% dei tumori può essere prevenuto adottando stili di vita salutari e mangiando in maniera varia ed equilibrata: su questo non hanno dubbi gli esperti, che ormai da decenni si occupano di studiare il ruolo dell’alimentazione sia nella prevenzione sia nella cura dei tumori. Gli studi sul tema non mancano e spaziano dalle ricerche di tipo epidemiologico, basate sullo studio delle malattie che compaiono o persistono in una popolazione, alle più recenti e sofisticate analisi di tipo molecolare, volte a identificare l’effetto di singoli elementi contenuti nella dieta sulla prevenzione, la comparsa e la progressione del cancro.
Uno dei più ampi e noti studi in questo campo è EPIC, acronimo che sta per European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. L’indagine ha coinvolto oltre mezzo milione di persone, che in 10 Paesi europei sono state seguite per almeno 15 anni. I gruppi che collaborano allo studio EPIC, tuttora in corso, indagano diversi tipi di tumore e aspetti della relazione tra nutrizione e cancro: un lavoro incessante che ha già portato a oltre 1.900 pubblicazioni scientifiche.
Esistono alimenti che, da soli, permettano di prevenire o curare il cancro? La risposta della scienza è no. Non esiste un “supercibo” che da solo abbia queste proprietà. Senza dubbio sono da preferire gli alimenti ricchi di fibre, vitamine, minerali e altre sostanze fitochimiche, che si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale. Altri alimenti invece sarebbero da evitare, come l’alcol e gli insaccati, o da limitare, come le bevande zuccherate, la carne rossa, e i cibi ricchi di grassi, zuccheri e conservanti, perché possono contenere sostanze ritenute cancerogene se assunte in ingenti quantità. Tuttavia, nessun alimento di per sé può essere considerato sufficiente a prevenire o causare il cancro, soprattutto se consumato in dosi non particolarmente elevate. Non dimentichiamo poi che studiare il rapporto tra nutrizione e cancro non è affatto semplice. La prima difficoltà è legata al fatto che numerosi fattori – stili di vita età, esposizione a sostanze cancerogene, predisposizione genetica, fattori ambientali – possono contribuire allo sviluppo della malattia. Isolare tra tutti questi fattori l’effetto dell’alimentazione è un’impresa piuttosto ardua. Inoltre, è spesso molto complesso ottenere informazioni dettagliate su cosa mangiano le persone ogni giorno. Negli studi di tipo molecolare gli scienziati, in genere, isolano un composto e ne indagano l’impatto su cellule in coltura o animali di laboratorio in condizioni controllate. I risultati di tali studi non possono, tuttavia, dare risposte assolute, per diverse ragioni:
Come ricordano spesso gli esperti, per seguire un’alimentazione varia ed equilibrata bisogna fare attenzione non soltanto a ciò che si evita, ma anche a ciò che si assume. Sebbene, come già detto, non ci siano alimenti che da soli permettano di prevenire o curare il cancro, i ricercatori ne hanno identificati alcuni ricchi di sostanze che possono comunque aiutare nella prevenzione di diverse malattie, tra cui i tumori.
Eccone alcuni tratti da un elenco fornito dall’American Institute for Cancer Research (AICR).
A questi si aggiungono anche lamponi, semi di lino, fragole, spinaci, caffè e molti altri alimenti.
Le prime linee guida italiane dedicata alla dieta mediterranea sottolineano alcuni elementi che si sono dimostrati efficace non solo nel ridurre il rischio di malattie croniche, ma anche nell’ambito della prevenzione oncologica: l’abbondanza di alimenti di origine vegetale (pane, pasta, orzo, farro, riso e altri cereali, verdure, legumi, frutta fresca e secca), il modesto consumo di alimenti di origine animale (pesce, carne bianca, latticini e uova), quello occasionale di dolci e il ricorso all’olio extravergine di oliva come fonte primaria di grassi. In ambito strettamente oncologico, le conclusioni di 126 studi, osservazionali e di intervento, mostrano che la dieta mediterranea è il regime alimentare più efficace per ridurre il rischio di ammalarsi di diversi tipi di tumore, anche se spesso con impatto modesto. L’adesione alla dieta mediterranea è fortemente caldeggiata fin dalla prevenzione primaria per ridurre l’incidenza dei tumori in tutte le sedi, di quelli del distretto testa-collo, del cavo orale, del polmone, dello stomaco, del fegato e della colecisti, del colon-retto e della mammella, in particolare nelle donne dopo la menopausa. Non meno rilevante è il contributo che abitudini alimentari di tipo mediterraneo possono offrire ai pazienti oncologici nel ridurre la mortalità dovuta in particolare ai tumori del colon-retto, dello stomaco, del distretto testa-collo, dell’ovaio, della prostata e del seno.
Al momento non ci sono dati sufficientemente solidi per indicare che altri regimi alimentari (dieta vegana, dieta pescetariana, dieta latto-ovo-vegetariana, dieta flexitariana) possano da soli svolgere un effetto protettivo contro i tumori.
In collaborazione con l’American Institute of Cancer Research (AICR), gli esperti del World Cancer Research Fund (WCRF) hanno stilato delle raccomandazioni per un’alimentazione sana ed equilibrata che aiuti a prevenire il cancro:
Ulteriori informazioni utili sono contenute nell’approfondimento dedicato agli stili di vita anticancro.
Autore originale Agenzia Zoe
Revisione di Fabio Di Todaro in data 10/10/2025
Agenzia Zoe