Istruzioni per una navigazione sicura

La maggior parte degli italiani si rivolge a internet per trovare informazioni, e in una percentuale crescente di casi anche per saperne di più sulla salute. Prima di avventurarsi fra le migliaia di siti sarebbe bene fare proprie alcune semplici regole.

Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2018

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Oltre la metà dei cittadini dell’Unione Europea utilizza Internet per cercare informazioni legate alla salute. Lo dicono i dati Eurostat, riferiti all’anno 2022 e alla popolazione adulta (16-74 anni) degli Stati membri dell’Unione Europea, mettendo in luce anche molte differenze tra le nazioni. In Finlandia la percentuale di persone che utilizza la rete per cercare informazioni sulla salute raggiunge l’81 per cento, ma in altri Paesi tali percentuali non arrivano al 40 (circa 29 per cento in Romania, 37 per cento in Germania e 39 per cento in Bulgaria). In questo contesto, l’Italia è in linea con la media dell’Unione, con percentuali che si attestano poco al di sopra del 50 per cento.

 

Tante le domande che si pongono alla rete. Come prevenire le malattie e ridurre il rischio di ammalarsi di cancro? A quali controlli sottoporsi? Che cosa significa la diagnosi che ho ricevuto? Quale impatto avrà sulla mia vita? E ancora, a chi rivolgermi per avere un secondo parere? Sono seguito in maniera adeguata?

Di certo la rete offre molte risposte a quesiti di carattere medico, dando però indicazioni spesso in contraddizione tra loro, perché nella maggior parte dei casi i contenuti del web non sono verificati né controllati.

Inoltre, a volte non è semplice comprendere ciò che si legge nei siti Internet. Le difficoltà possono essere legate alla complessità dei temi trattati e al linguaggio utilizzato nei diversi siti, ma anche alla cosiddetta alfabetizzazione sanitaria, quella che gli anglosassoni chiamano “health literacy”. L’Istituto superiore di sanità (ISS) la definisce come la “capacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie di base e accedere ai servizi di salute in modo da effettuare scelte consapevoli”. Dai dati raccolti nell’ambito del progetto “Health Literacy Population Survey Project 2019-2021” (HLS19) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Italia emerge avere un livello di alfabetizzazione sanitaria “inadeguato” per il 23 per cento della popolazione e “problematico” per il 35 per cento.

 

Per tutte queste ragioni, la ricerca di informazioni in rete richiede che si faccia attenzione e si evitino alcune insidie. Il primo passo da compiere di fronte alle migliaia di siti, blog e social network che trattano di benessere e medicina è porsi alcune domande fondamentali per capire se una fonte di informazione è affidabile:

  • chi gestisce il sito? I siti istituzionali di enti autorevoli (Organizzazione mondiale della sanità, Ministero della salute, Istituto superiore di sanità e così via) sono in genere considerati affidabili;
  • con quale scopo il sito è stato creato? È importante che le finalità del sito siano dichiarate. Questo aiuta gli utenti a capire se si tratta di un sito nato con lo scopo di informare o, magari, con l’obiettivo di promuovere un prodotto specifico o una determinata iniziativa;
  • chi paga per il sito (le informazioni presenti nel sito sembrano favorire uno sponsor)? L'eventuale fonte di finanziamento deve essere palese e i contenuti promozionali chiaramente distinti da quelli informativi;
  • le informazioni sono scritte o riviste da esperti? Se non esplicitamente dichiarato, potrebbe essere utile verificare che gli autori siano medici o esperti del settore. Per quanto riguarda i medici, in Italia c'è la possibilità di verificare, consultando il sito della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (FNOMCeO), che la persona che scrive risulti effettivamente iscritta all’albo;
  • da dove provengono le informazioni? In linea generale, è bene privilegiare chi fornisce almeno un riferimento alla fonte originale della notizia riportata nel sito;
  • il sito è aggiornato? È fondamentale controllare la data a cui risale il documento. In biologia e medicina, nel giro di pochi anni, le conoscenze possono evolvere e, di conseguenza, le informazioni disponibili online possono diventare obsolete.

 

In ogni caso, la raccomandazione più importante è di non prendere mai iniziative sulla propria salute, come intraprendere o sospendere terapie, sulla base di quel che si legge online, senza prima aver consultato il proprio medico.

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