Scoperto il meccanismo di un nuovo vaccino per la cura dei pazienti oncologici

Ultimo aggiornamento: 29 agosto 2022

Ricercatori italiani hanno identificato il meccanismo con cui i vaccini adenovirali diretti contro le mutazioni del tumore, attivano il sistema immunitario a combattere e rigettare i tumori

11 agosto 2022 – Un importante passo avanti nella nuova frontiera della lotta contro il cancro, quella che sfrutta il sistema immunitario: i ricercatori del laboratorio Armenise-Harvard di immunoregolazione presso IIGM (Italian Institute for Genomic Medicine) con sede presso l'IRCCS FPO di Candiolo (TO), diretto da Luigia Pace, hanno scoperto che e’ possibile indurre una risposta immunitaria efficace contro il tumore utilizzando un vaccino adenovirale, sicuro per l’uomo, che codifica per mutazioni presenti nelle cellule tumorali.

Lo studio è stato pubblicato il 10 agosto sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine, in collaborazione con la Biotech svizzero/italiana Nouscom.
“Fino ad oggi il meccanismo con cui i vaccini adenovirali istruiscono il sistema immunitario a colpire le cellule tumorali non era noto e anche per questo la loro efficacia nel trattamento dei pazienti oncologici era dubbia.”, spiega Luigia Pace, direttrice del laboratorio di immunoregolazione “Armenise-Harvard” - “Con questa scoperta è stato compiuto un importante passo avanti, tanto che è ragionevole pensare che una terapia vaccinale basata su vettori adenovirali, potrà presto diventare una concreta opzione terapeutica in oncologia.” “Nei vaccini costruiti con vettori adenovirali si possono codificare un alto numero di mutazioni tumorali”, continua Luigia Pace, “In combinazione con i farmaci immunoterapici inibitori dei checkpoint (anti-PD-1), si sono dimostrati efficaci contro i tumori studiati.” Oltre a essere stato studiato in laboratorio, il nuovo vaccino è stato anche oggetto di un primo studio clinico, condotto negli Stati Uniti dall’azienda biotech Nouscom con 12 pazienti affetti da tumore del colon del tipo MSI (con Instabilità dei Micro Satelliti), in fase metastatica. Nelle patologie croniche, i linfociti, cioè le cellule del nostro sistema immunitario, perdono la capacità di controllare sia l'infezione sia la progressione del tumore. Tuttavia, un piccolo gruppo di linfociti denominati CD8+, che hanno la funzione di identificare e uccidere le cellule infettate da virus o le cellule tumorali, mantengono la capacità di attivare una risposta immunitaria efficace e uccidere le cellule tumorali. I ricercatori del laboratorio di immunoregolazione hanno osservato che il vaccino aumenta il numero dei linfociti CD8+ sia nei linfonodi sia nel tumore: “un fatto che apre nuove prospettive nella medicina di precisione per il trattamento di tumori resistenti all’immunoterapia e a rischio di recidive”, sottolinea Luigia Pace. “Abbiamo capito qual è il meccanismo di azione che determina l’efficacia del vaccino: grazie a questa aumentata conoscenza possiamo trasformare le nostre analisi sperimentali in terapie mirate più precise per ogni paziente”, prosegue Luigia Pace. “Inoltre, considerato che la tecnica per realizzare questi vaccini è decisamente collaudata – la piattaforma vaccinale funziona come quella di altri vaccini, anche preventivi di malattie infettive, già disponibili sul mercato – e che i dati ottenuti nella prima sperimentazione clinica sono molto promettenti, si prospetta la concreta possibilità di creare nuovi vaccini efficaci contro molti altri tipi di cancro.”
La sperimentazione clinica potrà essere estesa anche in Italia e l'IRCCS FPO di Candiolo, partner strategico di IIGM, ambisce ad essere tra i primi centri a partecipare allo studio.
Il lavoro è stato condotto dal laboratorio Armenise-Harvard di Immunoregolazione presso l’Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM), grazie anche al sostegno di AIRC, in collaborazione con la biotech svizzero/italiana Nouscom dedicata allo sviluppo di immunoterapie innovative basate su vettori virali per la cura del cancro.

 


Luigia Pace - Dopo un decennio di attività di ricerca all’estero, nel 2018 è rientrata in Italia in seguito alla vincita dell’Armenise-Harvard Foundation Career Development Award, programma che dalla fine degli anni ’90 ha attirato in Italia 30 giovani scienziati per istituire nuovi gruppi di ricerca in campo biomedico in vari centri di eccellenza italiani.
Grazie al doppio finanziamento della Armenise-Harvard Foundation e della Compagnia di San Paolo, che complessivamente hanno stanziato un milione di dollari per la ricerca contro il cancro, ha fondato un laboratorio all’Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM) di Torino.
Luigia Pace è inoltre titolare di un Investigator Grant sostenuto da AIRC, con oltre 125.000 euro all’anno per cinque anni. Scopo della ricerca è decifrare la struttura molecolare che regola la staminalità e la citotossicità dei linfociti T al fine di potenziare l'immunoterapia.


Armenise-Harvard Foundation - Creata nel 1996 dal Conte Giovanni Auletta Armenise, la Fondazione nasce con lo scopo di sostenere la ricerca di base in campo biomedico. Aiuta giovani scienziati che lavorano all’estero a fondare il proprio laboratorio in Italia, e supporta vari programmi di ricerca alla Harvard Medical School di Boston. Ad oggi ha investito oltre 70 milioni di dollari ad Harvard e 31 milioni di dollari per la scienza italiana, creando molti programmi di ricerca e favorendo la collaborazione tra i due continenti.
Il finanziamento Career Development Award (CDA) ammonta a 200.000 dollari all’anno (per un periodo compreso tra i 3 e i 5 anni) ed ha finora supportato lo sviluppo di laboratori di ricerca da parte 30 giovani scienziati italiani.
https://armeniseharvard.org/


IIGM - Italian Institute for Genomic Medicine - Fondazione privata senza scopo di lucro costituita nel novembre 2007 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Si propone di sviluppare la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana in una prospettiva multidisciplinare. I laboratori della Fondazione hanno sede presso la Torre I della Ricerca dell'IRCCS di Candiolo (TO).
http://www.iigm.it


Fondazione Compagnia di San Paolo - Istituita nel 1563, è una delle maggiori fondazioni private in Europa. La sua missione è favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità in cui opera, perseguendo finalità di interesse pubblico e utilità sociale.
I redditi prodotti dal suo patrimonio, accumulato nei secoli, sono posti al servizio di queste finalità istituzionali. La Compagnia di San Paolo è attiva nei settori della ricerca e dell’istruzione superiore, delle politiche sociali, della sanità, del patrimonio artistico e delle attività culturali.
È membro del European Foundation Centre (EFC) e dell’ACRI, l’Associazione italiana delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio.
www.compagniadisanpaolo.it


Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro - La Fondazione sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a oltre 5.000 ricercatori - 61% donne e 51% con meno di 40 anni - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. In 55 anni di impegno AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e settecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 10 gennaio 2022).
www.airc.it