RAI e Fondazione AIRC rinnovano un’alleanza lunga venticinque anni per costruire insieme un futuro sempre più libero dal cancro

Ultimo aggiornamento: 31 ottobre 2019

Dal 3 al 10 novembre I Giorni della Ricerca accendono i riflettori sull’universo cancro con una straordinaria campagna per informare il pubblico sui più recenti progressi della ricerca oncologica e raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro dei 5.000 ricercatori della Fondazione. Un percorso lungo otto giorni che coinvolgerà tutta la RAI - tv, radio, testate giornalistiche, web e social – in una vera e propria staffetta al fianco di AIRC.

Dalla prima edizione di “Storie al Microscopio”, nata da un’idea di Pippo Baudo, sono trascorsi venticinque anni. Un lungo periodo durante il quale RAI e Fondazione AIRC hanno moltiplicato il loro comune impegno dando vita a un’eccezionale esempio di servizio pubblico che ha consentito di portare il tema “cancro” nelle case degli italiani attraverso il racconto delle storie personali e professionali di ricercatori, medici, volontari e persone che hanno superato la malattia.

 

Da domenica 3 a domenica 10 novembre, I Giorni della Ricerca rilanciano questa straordinaria alleanza che vede la RAI – tv, radio, testate giornalistiche, web e social - scendere in campo al fianco di AIRC per proseguire quell’opera di informazione e sensibilizzazione indispensabile per raccontare ai cittadini i progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e presentare le nuove sfide che AIRC e la comunità scientifica stanno affrontando per rendere i tumori sempre più curabili. Un’alleanza che ha raccolto uno straordinario sostegno da parte del pubblico con un’adesione collettiva senza precedenti che ha generato donazioni per oltre 108 milioni di euro, fondi che hanno contribuito a sostenere innovativi programmi di ricerca pluriennali e progetti speciali destinati alla formazione e alla specializzazione dei giovani talenti della scienza.

 

Il cancro resta ancora oggi una priorità a livello mondiale: solo nel nostro Paese per il 2019 si stima che saranno diagnosticati 371.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. Per incidere su questi numeri i ricercatori italiani stanno lavorando senza sosta, grazie al contributo fondamentale di AIRC, per arrivare a diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci e mirati. L’Italia si conferma un’eccellenza internazionale nell’ambito della ricerca oncologica come testimoniano le pubblicazioni dei nostri scienziati e il dato per numero di guarigioni che ci pone al vertice in Europa. La sopravvivenza a cinque anni è infatti aumentata, sia per gli uomini (54% vs 51%) che per le donne (63% vs 60%), rispetto al quinquennio precedente. Nel nostro Paese, attualmente, ci sono quasi 3,5 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro e in molti casi hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato (fonte: I numeri del cancro in Italia, 2019 a cura di AIRTUM, AIOM e Passi).

 

Questi numeri ci fanno guardare con fiducia al futuro, nonostante siamo ben consapevoli che resti molto da fare, soprattutto per quelle forme di cancro che ancora non rispondono alle terapie e ai protocolli disponibili – spiega Niccolò Contucci, Direttore Generale Fondazione AIRC – Per contrastare l’immane complessità del cancro e arrivare a trovare la giusta cura per ogni paziente la ricerca deve innovare senza sosta, essere creativa e mettere le nuove formidabili tecnologie al servizio delle idee. Fondazione AIRC mette in campo la forza d’urto di circa 5.000 ricercatori, un vero e proprio esercito composto per il 62% da donne e per la metà da ricercatori con meno di 40 anni. La loro attività si svolge prevalentemente in strutture pubbliche - laboratori di università, ospedali e istituzioni scientifiche - con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità del Paese.

Un impegno straordinario in termini numerici e qualitativi che solo in quest’ultimo anno ci ha permesso di destinare oltre 100 milioni di euro per il finanziamento di 524 progetti di ricerca, 101 borse di studio e 24 programmi speciali. Numeri che ancora una volta confermano il ruolo di AIRC come primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia”.

 

“Tutto questo – aggiunge Contucci – è possibile solo grazie al contributo dei nostri 17 Comitati Regionali, all’instancabile lavoro dei nostri 20.000 volontari e alla fiducia di 4 milioni e mezzo di sostenitori. Sempre più importanti sono le collaborazioni virtuose che siamo riusciti a costruire con tante aziende. Con la RAI oggi festeggiamo le nostre ‘nozze d’argento’ e per questo voglio ringraziare tutte le persone che negli anni ci hanno permesso di portare avanti questo felice matrimonio che vede nei Giorni della Ricerca il suo momento più alto ma che prosegue senza sosta nel corso di tutti i dodici mesi per sostenere le nostre principali iniziative di raccolta fondi, dare voce alle scoperte dei nostri scienziati e assicurare un’informazione scientifica chiara, basata su solide evidenze e capace di soddisfare il bisogno di conoscenza di tanti pazienti, dei loro familiari e dell’opinione pubblica. Estendo un sincero ringraziamento al nostro partner istituzionale Banco BPM e a tutte le realtà che hanno scelto di scendere in campo al nostro fianco nelle diverse iniziative che ci vedranno protagonisti nella settimana dei Giorni: FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA per Un Gol per la Ricerca e i gestori telefonici che ci consentono di ricevere in tempo reale la generosità degli italiani.”

 

Anche quest’anno la campagna RAI per AIRC si conferma essere il cuore pulsante dei Giorni della Ricerca dando voce e volto alle tante anime di Fondazione AIRC. Per otto giorni tutta la RAI dedica l’intero palinsesto al racconto dei protagonisti della ricerca: persone che hanno superato la malattia, ricercatori, medici e volontari. A Marcello Ciannamea, Direttore Palinsesto tv RAI, e a Roberto Sergio, Direttore RAI Radio, il compito di presentare gli appuntamenti degli Speciali AIRC e i momenti più attesi di questa maratona che, da domenica 3 a domenica 10 novembre, metterà in scena una staffetta virtuosa tra le trasmissioni televisive e radiofoniche, i giornalisti delle testate di informazione e tutto l’universo digital, per coinvolgere il pubblico a donare per sostenere una nuova generazione di scienziati e progetti innovativi capaci di trovare le giuste cure per ogni paziente.

 

A capitanare la grande squadra RAI ci sarà Carlo Conti, ambasciatore AIRC dal 2011 e straordinario fundraiser televisivo capace di portare con grande efficacia il tema cancro nella prima serata di Rai1: “Il cancro è un argomento a cui il pubblico è estremamente sensibile, abbiamo finalmente superato lo scoglio del ‘male incurabile’ di cui non si doveva parlare. Chiunque in famiglia, al lavoro o tra amici e conoscenti ha dovuto confrontarsi con questa malattia. Si tratta di un tema assolutamente trasversale che ogni giorno solamente in Italia colpisce 1.000 persone. Oggi c’è una grande sensibilità da parte del pubblico che vuole essere informato e credo sia necessario che anche in tv e alla radio se ne parli in modo molto diretto. Ritengo sia molto efficace portare le testimonianze di persone vere con le quali il pubblico si possa identificare… per questo anche quest’anno nella puntata di Tale & Quale Show di venerdì 8 novembre, che come tradizione dedicherò ad AIRC, ci saranno i volti della campagna dei Giorni: Alessia, ricercatrice, Chiara, volontaria, e Valentina, testimone della ricerca, a rappresentare idealmente la grande squadra AIRC di cui sono fiero di far parte e che lavora per tutti noi per regalarci un futuro sempre più libero dal cancro”.

 

Il racconto del cancro passa soprattutto attraverso la concretezza dei traguardi che gli scienziati raggiungono di giorno in giorno, aggiungendo sempre nuovi elementi per conoscere meglio la complessità di questa malattia. “Negli ultimi anni medicina di precisione e immunoterapia hanno permesso lo sviluppo di terapie in grado di migliorare in maniera significativa il trattamento e la cura di alcune forme tumorali – spiega Lucia Del Mastro, ricercatrice Fondazione AIRC presso l’IRCCS San Martino di Genova – Per noi ricercatori l’obiettivo è quello di arrivare a trovare le giuste risposte per tutti i pazienti e per far questo è fondamentale dare continuità alla ricerca. Come la gran parte dei miei colleghi italiani, che oggi rappresento, devo moltissimo a Fondazione AIRC che ha sempre sostenuto la mia carriera. Inizialmente offrendomi gli strumenti necessari per perfezionare la mia formazione e la mia crescita; quindi permettendomi di sviluppare una mia linea di ricerca autonoma focalizzata sulla strategia di preservazione della fertilità nelle giovani donne, colpite dal cancro. Sempre grazie ad AIRC ho potuto portare avanti i miei studi in maniera continuativa producendo risultati che oggi sono patrimonio della comunità scientifica internazionale e che hanno determinato la modifica delle linee guida a livello mondiale per la gestione delle giovani donne con tumore della mammella. Il nostro lavoro ha messo a disposizione delle giovani pazienti - non solo in Italia ma in tutto il mondo – una nuova arma per proteggere la loro fertilità. Perché guarire dal cancro non vuol dire solo non avere più il cancro ma vuol dire avere le stesse possibilità e prospettive di chi di tumore non si è mai ammalato. Questo è solo uno dei tanti traguardi raggiunti dalla ricerca oncologica italiana negli ultimi anni e sono certa che grazie alla generosità del pubblico della RAI e al sostegno di tutti coloro che parteciperanno a I Giorni della Ricerca potremo arrivare presto a centrare nuovi obbiettivi per definire cure sempre più efficaci per tutti i pazienti”.

 

I Giorni della Ricerca mettono in scena un ricco calendario di eventi per raggiungere e interessare il maggior numero di persone possibile: oltre alla campagna RAI per AIRC sono in programma numerosi appuntamenti che, dopo la Cerimonia a Palazzo del Quirinale di giovedì 24 ottobre, toccheranno più di 30 scuole in tutto il territorio, i campi della serie A e della Nazionale con Un Gol per la Ricerca, oltre 1.000 piazze di tutta Italia e più di 1.700 filiali Banco BPM per la distribuzione dei Cioccolatini della Ricerca.