Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2021
Venerdì 19 novembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta al Palazzo del Quirinale l’annuale cerimonia dedicata a Fondazione AIRC, appuntamento conclusivo dei Giorni della Ricerca che dal 1995 informano l’opinione pubblica sui progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e coinvolge i cittadini alla donazione per sostenere le carriere dei giovani ricercatori e nuovi programmi scientifici.
Il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente Fondazione AIRC Andrea Sironi, il Direttore Scientifico Fondazione AIRC Federico Caligaris Cappio e la Professoressa Silvia Piconese ricercatrice dell'Università Sapienza di Roma, hanno presentato al Presidente Sergio Mattarella i risultati del comune impegno di un anno di lavoro per la cura del cancro, mettendo in luce come, nel periodo pandemico, i programmi di screening oncologico siano stati sospesi o ritardati, incidendo negativamente sulla tempestività delle diagnosi precoci che aveva contribuito a risultati positivi negli ultimi decenni.
“Fra le conseguenze della crisi pandemica che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, a fianco di quelle drammatiche, ve n’è una che assume una valenza positiva. Mi riferisco all’accresciuta sensibilità nei confronti della ricerca scientifica e all’aumento della percezione della scienza come fattore cruciale per lo sviluppo civile, sociale ed economico del Paese – ha dichiarato Andrea Sironi - In Italia la spesa complessiva in ricerca e sviluppo, pari all’1,4% del PIL, è molto inferiore a quella media europea, pari a circa il 2% (Istat). Minori investimenti in ricerca non hanno solo un impatto sull’innovazione e sulla crescita della produttività, ma anche sul capitale umano. Dal 2010 ad oggi, AIRC ha destinato finanziamenti superiori al miliardo di euro a sostegno della ricerca oncologica del nostro Paese, sostenendo i migliori progetti di ricerca e la formazione delle carriere dei nostri scienziati. È importante che i giovani che operano in Italia possano godere di condizioni di maggiore stabilità con l’inserimento in un percorso professionale caratterizzato da chiari criteri meritocratici che associno a determinati risultati specifici progressi di carriera”.
“AIRC è nata oltre 50 anni fa dall’idea lungimirante che la ricerca è l’arma fondamentale per arrivare a curare il cancro, un’intuizione di grande modernità in un’epoca in cui le basi biologiche e molecolari del cancro erano praticamente sconosciute – ha spiegato Federico Caligaris Cappio - Negli ultimi anni i laboratori di ricerca hanno visto un cambiamento epocale: a medici, biologi, biotecnologi si affiancano sempre più informatici, matematici, chimici, data manager, infermieri di ricerca sottolineando l’importanza cruciale della massa critica, dell’organizzazione e della complementarietà delle competenze. Le nuove tecnologiche stanno radicalmente cambiando la chirurgia oncologica e la radioterapia. AIRC incoraggia innovazione, collaborazioni interdisciplinari e pronto trasferimento alla clinica dei risultati della ricerca per rispondere alle esigenze dei pazienti, si propone di educare alla scienza e di favorire la creazione e il rinnovamento della leadership scientifica della ricerca oncologica in Italia. Ora più che mai è necessario accelerare il nostro impegno comune perché il cancro non è entrato in lockdown durante la pandemia. Gli screening non eseguiti e i rallentamenti nelle procedure diagnostiche hanno causato una riduzione delle diagnosi precoci con il rischio di gravi ritardi nell’individuazione della malattia e possibili riduzioni delle guarigioni nei prossimi anni”.
“Durante l’università ho capito che la risposta immunitaria poteva essere sfruttata per combattere i tumori – ha ricordato Silvia Piconese – Mi è subito sembrata un’idea magnifica quindi ho cercato un laboratorio che si occupasse di immunologia dei tumori dove svolgere il mio dottorato di ricerca. L’ho trovato all’Istituto dei Tumori di Milano e lì ho incontrato Fondazione AIRC. Di AIRC ho conosciuto subito due delle sue anime, quella scientifica e quella del volontariato! Quando col mio gruppo abbiamo deciso di scommettere su uno studio del metabolismo delle cellule T, AIRC ha scommesso insieme a noi assegnandoci un importante finanziamento. Grazie ad AIRC, abbiamo acquistato l’identità di un vero gruppo, e quello che era il sogno di una sola è diventato il progetto di una squadra. Il motto dei Giorni della Ricerca 2021 ci ricorda che “È questo il momento”: il momento di finanziare e supportare la ricerca scientifica italiana, di favorire la formazione di nuove generazioni di scienziati, di appianare le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione e alla cura”.
Al termine della cerimonia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato tre importanti riconoscimenti a scienziati e sostenitori di AIRC.
Il Premio “Beppe Della Porta” è stato assegnato allo scienziato Enrico Tiacci dell’Università degli Studi di Perugia per l’impatto esemplare sulla diagnosi e la terapia delle neoplasie ematologiche acute e croniche, in particolare per la scoperta della lesiona genetica della tricoleucemia e la sua traduzione in un innovativo approccio clinico.
Il Premio AIRC “Credere nella Ricerca” è stato attribuito a:
Inoltre, Fondazione AIRC ha conferito al Presidente Sergio Mattarella il Premio Speciale “Credere nella Ricerca” per la sua autentica condivisione della missione di Fondazione AIRC e per il costante impegno nella valorizzazione della ricerca oncologica italiana.
Il premio biennale “Beppe Della Porta” nasce per favorire il consolidamento della carriera scientifica di un giovane ricercatore che, operando presso una struttura scientifica del nostro Paese, abbia ottenuto risultati originali e di risonanza internazionale nel settore della ricerca sul cancro.
Il Premio “Credere nella Ricerca” è stato attribuito nelle edizioni precedenti, tra gli altri, ad “ambasciatori di missione” come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Remo Girone, Antonella Clerici, Carlo Conti, Ferzan Ozpetek, Loretta Goggi, Pippo Baudo e a importanti aziende sostenitrici della ricerca tra cui ricordiamo RAI, Mediaset, Fondazione Cariplo, Lions Clubs International, Lega Serie A. Nel 2015, in occasione del Cinquantesimo, il premio è stato conferito a Giuseppe Della Porta e Umberto Veronesi, ideatori e soci fondatori di AIRC. Nel 2012 AIRC ha consegnato al Presidente Giorgio Napolitano ‘un riconoscimento speciale per il suo impegno nel valorizzare i risultati della ricerca sul cancro di oggi e nel promuovere quella di domani’.