60 milioni di euro: con il 5x1000 a Fondazione AIRC la ricerca sul cancro non si ferma

Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2020

La fiducia dei sostenitori rafforza l’impegno di AIRC che investe su 293 nuovi progetti e sul consolidamento di 9 programmi speciali per lo studio delle metastasi.

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro mette a disposizione della ricerca oncologica oltre 60 milioni di euro frutto della fiducia degli italiani e delle firme del 5x1000. Questa straordinaria iniezione di investimenti contribuisce a sostenere il lavoro di 5.300 ricercatori su tutto il territorio nazionale. Più in dettaglio, 40 milioni di euro sono destinati a 293 nuovi progetti di ricerca e 20 milioni di euro a dare continuità a 9 programmi speciali per lo studio della malattia metastatica, causa di morte del 90% circa dei casi di cancro.

 

Questa straordinaria concentrazione di risorse, possibile grazie ai tantissimi cittadini che hanno scelto di rinnovare la propria fiducia in AIRC attraverso il 5x1000, ci consente di continuare a premiare la ricerca d’eccellenza – afferma Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico di Fondazione AIRC – Ai nove programmi speciali che si concentrano sullo studio della malattia metastatica, il grande nemico dei nostri tempi, si affiancano circa 300 progetti che ci consentono di sostenere in maniera capillare la ricerca oncologica su tutto il territorio nazionale, contribuendo a incrementare le conoscenze disponibili per individuare cure sempre più mirate per tutti i tipi di cancro”.

 

I programmi di ricerca sostenuti da AIRC vengono selezionati con il metodo di peer review da un gruppo di esperti internazionali e prevedono valutazioni intermedie a tre e cinque anni per garantire ai donatori la massima efficacia dell’investimento. In particolare uno dei criteri chiave per i programmi speciali è la traslazionalità, ovvero la possibilità di tradurre rapidamente le scoperte della ricerca di base in strumenti utili alla clinica e ai pazienti, in un vero dialogo fra ricercatori di laboratorio e medici, affinché ciò che viene investigato dai primi risponda ai bisogni concreti dei secondi.

 

Proprio per sottolineare il legame tra ricerca e cura, i protagonisti del 5x1000 di Fondazione AIRC sono Maurizio, Roberta e Jury, in rappresentanza dei 3,5 milioni di pazienti che hanno superato il cancro e che con le loro storie possono testimoniare i risultati concreti del lavoro dei ricercatori. «Dieci anni fa mi hanno diagnosticato un tumore al polmone – racconta Maurizio, 67 anni – una notizia che mi ha letteralmente sconvolto. Ho affrontato la chemioterapia e, in seguito, un intervento chirurgico che mi ha salvato la vita. La ricerca è l’unico strumento che può dare una speranza e io sono la prova vivente di quanto sia fondamentale sostenerla».

Una task force contro il cancro in tutta Italia da nord a sud

9 PROGRAMMI SPECIALI CONTRO LE METASTASI

20 milioni sono investiti su 9 programmi speciali per lo studio della malattia metastatica, causa del 90 per cento circa delle morti per cancro e ancora oggi uno dei problemi irrisolti in oncologia. Alla guida di questa task force alcuni tra i più qualificati scienziati italiani: Alberto Bardelli, Istituto di Candiolo, Fondazione del Piemonte per l’Oncologia; Paolo Comoglio, Istituto di Candiolo, Fondazione del Piemonte per l’Oncologia; Roberto Foà, Università “La Sapienza” di Roma; Michele Maio, Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena; Alberto Mantovani, Humanitas Research Hospital, Rozzano; Alessandro Vannucchi, Università degli Studi di Firenze; Maria Chiara Bonini, Centro San Raffaele di Milano, Stefano Piccolo, Università degli Studi di Padova, e Maria Rescigno, Humanitas Research Hospital, Rozzano.

 

Per approfondire: http://www.programmi5permille.airc.it/programmi-speciali/

 

293 GRUPPI DI RICERCA TRACCIANO L’IDENTIKIT DEL CANCRO PER TROVARE NUOVE CURE

I tumori non sono tutti uguali. Studiare da vicino le caratteristiche e, soprattutto, i punti deboli dei diversi tipi di cancro consente di individuare nuove terapie sempre più mirate ed efficaci. Oltre 40 milioni di euro sono stati investiti su questo obiettivo attraverso 293 progetti di ricerca della durata di 5 anni affidati ai ricercatori più meritevoli, attivi in tutto il territorio nazionale. Nel Lazio, ad esempio, Silvia Piconese, 39 anni, ricercatrice AIRC presso l’Università “La Sapienza” di Roma, si concentra sui meccanismi metabolici responsabili della soppressione della risposta dell’organismo al tumore, individuando alcune cellule coinvolte in questo processo quale potenziale bersaglio di nuovi farmaci.

 

Per approfondire: http://www.programmi5permille.airc.it/la-tua-fiducia-puo-cambiare-il-domani/

5x1000=AIRC | La fiducia dei cittadini tradotta in ricerca e cura

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente reso nota la classifica delle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi 2018, confermando Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro quale primo ente beneficiario della fiducia di milioni di italiani. AIRC registra un importo complessivo pari a 65.096.426,01 euro e un numero di scelte pari a 1.669.110 (Fonte Agenzia delle Entrate). Un risultato che consolida il ruolo di Fondazione AIRC come primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia, con circa 5.300 ricercatori: un successo possibile grazie alla fiducia di 4,5 milioni di sostenitori e alla partecipazione di 20 mila volontari.