Molti farmaci noti sono potenti antitumorali, ma la difficoltà è farli arrivare al bersaglio, evitando che colpiscano cellule normali e utili. Nuove tecnologie possono contribuire a raggiungere l'obiettivo.
Ecco alcuni esempi.
I risultati di uno studio condotto dal Gruppo italiano mammella e coordinato da Lucia Del Mastro dell’IRCCS Ospedale policlinico San Martino di Genova hanno confermato l’efficacia e sicurezza dello schema di chemioterapia adiuvante dose-dense. Si tratta di uno schema terapeutico che prevede la somministrazione del trattamento ogni due settimane, invece che ogni tre. I risultati della ricerca, pubblicati sullo European Journal of Cancer, hanno inoltre mostrato che, tra i tumori di tipo luminale, la variante per cui lo schema sembra offrire il maggiore beneficio è quella di tipo B, in cui si registra un aumento del 28 per cento della sopravvivenza senza ripresa della malattia e del 39 per cento di sopravvivenza globale.