Le cellule tumorali non vivono isolate: utilizzano le strutture dell'organismo e dei tessuti circostanti a loro favore per ottenere nutrimento e velocizzare la crescita. Trovare la chiave per rendere ostile l'ambiente intorno al tumore significa tagliargli i viveri ed eliminarlo, riducendo nello stesso tempo l'uso dei farmaci chemioterapici.
In questo settore sono già stati raggiunti alcuni risultati utili per i pazienti. Sono già in commercio farmaci che agiscono bloccando l'angiogenesi, la capacità dei tumori di creare nuovi vasi per portare loro nutrimento. Non tutti i fattori che costituiscono il cosiddetto microambiente tumorale sono tuttavia noti: nei prossimi anni bisognerà andare alla loro ricerca, completando il più possibile la mappa dei "complici" del tumore.
Nello studio coordinato da Teresa Manzo e Luigi Nezi, i ricercatori hanno scoperto che a rendere l’immunoterapia inefficace contro il cancro del pancreas potrebbe essere la difficoltà dei linfociti T di adattarsi ai cambiamenti metabolici del microambiente tumorale. Un’apposita modifica genetica potrebbe rendere queste cellule nuovamente in grado di combattere la malattia.