Tumore della vescica

È una delle neoplasie urologiche più comuni, diffusa tra i fumatori ma non solo

Ultimo aggiornamento: 2 maggio 2018

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Cos'è

Il tumore della vescica consiste nella trasformazione in senso maligno delle cellule che rivestono la superficie interna della vescica stessa, ovvero l'organo che raccoglie l'urina filtrata dai reni, prima di essere eliminata dal corpo.

La parola all'esperto

L'urologo Francesco Montorsi parla dei tumori della vescica e fa il punto sui progressi della ricerca su queste malattie.

Quanto è diffuso

Il tumore della vescica rappresenta circa il 3 per cento di tutti i tumori e, in urologia, è secondo solo al tumore della prostata.

È più comune tra i 60 e i 70 anni ed è tre volte più frequente negli uomini che nelle donne. Alla diagnosi il tumore della vescica è superficiale nell'85 per cento dei casi, infiltrante nel 15 per cento. Secondo i dati del Registro Tumori, in Italia nel 2017 sono stati stimati circa 27.000 casi di tumore vescicale, considerando sia le forme infiltranti sia quelle superficiali.

La sopravvivenza a cinque anni, in Italia, è di circa l’80 per cento sebbene sia molto frequente la probabilità di recidiva – cioè della ricomparsa del problema anche a distanza di tempo.

Chi è a rischio

Per il tumore della vescica il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio, seguito dall'esposizione cronica alle ammine aromatiche e nitrosamine (frequente nei lavoratori dell'industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio), da eventuali radioterapie che hanno coinvolto la pelvi, dall'assunzione di farmaci come la ciclofosfamide e la ifosfamide e dall'infezione da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, diffusi in alcuni paesi del Medio Oriente (Egitto in particolare).

Anche la dieta ha un ruolo importante: fritture e grassi consumati in grande quantità sono associati a un aumentato rischio di ammalarsi di tumore della vescica.

Esistono infine prove a favore di una componente genetica quale fattore predisponente.

Tipologie

Il tipo più frequente di tumore della vescica è il cosiddetto carcinoma a cellule di transizione che costituisce circa il 95 per cento dei casi.

Altri tipi di cancro alla vescica sono l'adenocarcinoma e il carcinoma squamoso primitivo, molto meno frequenti.

Il tumore della vescica compare più frequentemente sulle pareti laterali dell'organo e ha un aspetto papillare (cioè come piccole escrescenza) nel 75% dei casi, oppure una forma piatta o nodulare.

Sintomi

I sintomi con cui si può presentare il tumore della vescica sono comuni anche ad altre malattie che colpiscono l'apparato urinario.

Manifestazioni frequenti sono la presenza di sangue nelle urine (ematuria) e la formazione di coaguli, la sensazione di bruciore alla vescica quando si comprime l'addome, la difficoltà e il dolore a urinare, la maggior facilità a contrarre infezioni. Con la progressione della malattia questi disturbi possono diventare importanti.

Il tumore della vescica può diffondere localmente e a distanza per via linfatica, dapprima ai linfonodi e successivamente, attraverso il circolo sanguigno, ai polmoni, al fegato e alle ossa.

Non sempre il suo comportamento è prevedibile per quanto riguarda le ricadute, l'aggressività e le metastasi.

Prevenzione

Non esistono al momento programmi di screening o metodi di diagnosi precoce scientificamente affidabili. Anche la citologia urinaria può dare falsi negativi se le cellule tumorali sono difficilmente distinguibili dalle cellule sane.

Occorre quindi mettere in atto misure di prevenzione legate alle abitudini di vita che consistono nell'abolizione del fumo, in una dieta sana ed equilibrata e nella sorveglianza dei lavoratori a rischio.

Diagnosi

Le procedure diagnostiche, nel caso vi sia un sospetto di cancro alla vescica, si basano sull'ecografia e sulla cistoscopia. Quest'ultima consiste nell'introduzione di uno strumento a fibre ottiche nella vescica attraverso le vie urinarie e, pur essendo fastidiosa, permette di vedere all'interno della vescica e prelevare campioni sospetti di tessuto che verranno poi analizzati al microscopio.

Importante è anche la ricerca di cellule tumorali nel campione di urine (citologia urinaria).

La TC, la PET e anche la scintigrafia ossea sono utili per valutare se il tumore si è esteso oltre la vescica coinvolgendo altri organi.

Evoluzione

La classificazione del tumore della vescica segue una suddivisione in quattro stadi, che a loro volta si basano sul sistema TNM.

Il parametro T descrive la dimensione e le caratteristiche del tumore primitivo, il parametro N prende in considerazione l'eventuale interessamento dei linfonodi regionali e infine il parametro M fa riferimento alla presenza o meno di metastasi a distanza.

Come si cura

La possibilità di trattamento chirurgico di un tumore della vescica comprendono la resezione transuretrale, per neoplasie di piccole dimensioni non infiltranti e la cistectomia (asportazione dell'organo) parziale o totale, a seconda dello stadio clinico, dell'aggressività e del tipo di tumore. Alta efficacia ha inoltre, nel carcinoma in situ, soprattutto per evitare che la malattia si ripresenti, il trattamento intravescicale con il bacillo di Calmette-Guerin (BCG, lo stesso che si usava per vaccinare contro la tubercolosi) che, depositato direttamente nella vescica sulle lesioni neoplastiche, ne provoca l'eliminazione.

L'approccio terapeutico oggi comunque prevede interventi combinati, che possono vedere impiegati, in combinazioni varie, chirurgia, chemioterapia o immunoterapia e radioterapia.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

  • Agenzia Zoe