Leucemia mieloide acuta: nuove prospettive terapeutiche con l'associazione di più farmaci

Ultimo aggiornamento: 18 maggio 2020

Leucemia mieloide acuta: nuove prospettive terapeutiche con l'associazione di più farmaci

Titolo originale dell'articolo: Targeting the scaffolding role of LSD1 (KDM1A) poises acute myeloid leukemia cells for retinoic acid–induced differentiation

Titolo della rivista: Science Advances

Data di pubblicazione originale: 8 aprile 2020

I risultati di uno studio italiano pubblicati su Science Advances aiutano a chiarire il ruolo della proteina LSD-1 nella malattia e mostrano che associare farmaci anti-LSD1 all'acido retinoico ne migliora l'effetto antitumorale.

Tra i geni che risultano alterati in vari tipi di tumori c'è LSD-1, la cui attività enzimatica era già noto nell'ambito dei meccanismi epigenetici che regolano l'espressione di altri geni. “LSD-1 agisce sulla struttura della cromatina, cioè sull'insieme delle proteine che avvolgono il DNA, e determinando l'attivazione o l’inattivazione di geni coinvolti in processi di differenziamento che portano le cellule ancora indifferenziate ad acquisire le proprie funzioni specifiche” chiarisce Saverio Minucci, professore dell'Università di Milano e responsabile del Programma di nuovi farmaci dell'Istituto europeo di oncologia. Da anni Minucci e il suo gruppo di ricerca si occupano proprio di questo enzima, e sono stati tra i primi a mettere a punto farmaci che ne inibiscono l'attività.

 

Poiché alcuni di questi farmaci sono entrati in sperimentazione clinica, i ricercatori dell'IEO hanno cercato di chiarirne ulteriormente il meccanismo d'azione in particolare nel caso della leucemia mieloide acuta, arrivando a risultati decisamente interessanti dal punto di vista delle prospettive terapeutiche. Questi risultati, ottenuti con il sostegno di Fondazione AIRC, sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances.

 

“Anzitutto abbiamo scoperto, lavorando con cellule e animali di laboratorio (topi), che spesso le cellule tumorali rispondono poco se si utilizza solo il farmaco anti-LSD-1” spiega Minucci. “Se invece lo si combina con acido retinoico la risposta antitumorale migliora in modo molto marcato.” Del resto i meccanismi di regolazione epigenetica dell'espressione genica sono molto complessi, per cui è atteso che un singolo farmaco diretto contro una sola componente di questi meccanismi possa essere poco efficace e che la combinazione tra più molecole si riveli invece più promettente.

 

Il risultato apre le porte alla possibilità di sperimentazioni cliniche sull'associazione tra acido retinoico e inibitori di LSD-1, ma non è tutto. I ricercatori hanno anche scoperto che LSD-1 non funziona solo come enzima, ma anche come piattaforma con la quale interagiscono altre proteine coinvolte nel differenziamento cellulare, e che proprio in questo ruolo sembra maggiormente coinvolto nello sviluppo tumorale. Inoltre hanno osservato che alcuni inibitori di LSD-1 agiscono non solo sulla sua attività enzimatica ma anche su quella di piattaforma. “Un dato importante" sottolinea Minucci "perché se, come speriamo, si riuscirà ad arrivare a una sperimentazione clinica, sarà opportuno dare priorità proprio alle molecole in grado di interferire con l'attività di piattaforma di LSD-1.”

  • Valentina Murelli