Una borsa di studio per contribuire al progresso scientifico

 Il signor Giuseppe ha scelto di sostenere la ricerca in ricordo di sua moglie. Un modo di aiutare anche i giovani ricercatori a costruirsi un futuro.

Alla giovane ricercatrice Mayla Bertagna si illumina il viso quando parla del signor Giu­seppe, l’emozione le fa tremare la voce e gli occhi sono lucidi: “Che valore ha per me il sostegno del signor Giusep­pe? Infinito! Potrebbe sembrare un’e­sagerazione ma vincere questa borsa di studio mi ha dato la possibilità di continuare la “mia” ricerca! Forse ci sarei riuscita comunque, ma lui, con la sua donazione, è stato il punto di svol­ta, anche per la mia carriera professio­nale”. Il signor Giuseppe sorride a sua volta, forse è un po’ in imbarazzo, è un uomo riservato che in questa donazio­ne ha creduto fermamente, “perché mia moglie avrebbe fatto la stessa cosa, avrebbe condiviso questa decisione”. Ed è proprio a sua moglie Maura, infat­ti, che è intitolata la borsa di studio che dal 2023 sostiene Mayla Bertagna.

UN INCONTRO PER CONOSCERE

Siamo a Monza, al Centro di ricerca della Fondazione Tettamanti dove si studiano le leucemie infantili: è qui che lavora Mayla Bertagna ed è qui che il signor Giuseppe la incontra per farsi raccontare come sta procedendo la ri­cerca. Il signor Giuseppe è molto atten­to, interessato a ciò che si fa in labora­torio. Si informa anche sull’ambiente di lavoro, se permette alla ricercatrice di dedicarsi al suo progetto come desi­dera e se si trova bene. “Anche quest’an­no la visita mi ha entusiasmato, era già accaduto lo scorso anno ma è successo di nuovo! Innanzitutto, perché la dot­toressa Bertagna è fantastica e lo dico con convinzione. E poi ho trovato un ambiente che, per quel poco che si può intuire durante una visita, mi ha fatto una buona impressione: ci sono tan­ti giovani e incontrarli mi offre una prospettiva sul futuro” racconta il signor Giuseppe. “È una bella sensazione, mi fa piacere perché questo sostegno per me è una cosa molto importante, non fatta così tanto per fare.” Anche Mayla Bertagna attendeva con emozione l’appuntamento annuale con il signor Giuseppe, conscia di cosa rappresenti per lui questo sostegno.

GIUSEPPE E MAURA

Il signor Giuseppe è genovese, è in pen­sione da diversi anni e trascorre molto tempo nell’entroterra ligure: ha un orto e un giardino a cui si dedica, lavo­rare all’aria aperta lo rilassa ed è lieto di farlo ancora in totale autonomia no­nostante il passare degli anni. Con la moglie Maura, Giuseppe ha condiviso vita, lavoro – avevano un negozio di alimentari e gastronomia – e passioni. “Eravamo legati in modo particolare, facevamo tutto insieme e anche gli hobby con il tempo sono diventati si­mili. Lei ebbe dei problemi di salute: oggi sarebbe diverso perché in questi anni di passi avanti ne sono stati fatti e le cure sono migliorate. Così, sfoglian­do Fondamentale, lessi di questa iniziati­va e mi piacque: contribuire al progres­so sostenendo una giovane ricercatrice o un giovane ricercatore mi dava l’idea che, oltre ad aiutare la ricerca, avrei fat­to del bene a più persone, perché aves­sero un futuro. Avevo chiesto ad AIRC di sostenere preferibilmente una borsa di studio dedicata ai tumori pediatrici e il destino ha voluto che venisse asse­gnata alla dottoressa Bertagna che stu­dia le leucemie infantili.”

STUDIARE LA PRE-LEUCEMIA

Mayla Bertagna si è laureata in bio­tecnologie mediche nel 2017 all’Uni­versità degli studi di Milano Bicocca e nel 2019, dopo un periodo di lavoro all’estero, ha intrapreso il programma di dottorato in medicina molecolare e traslazionale presso la Fondazione Tet­tamanti. Ma perché proprio la ricerca sulle leucemie? “A spingermi in questa direzione sono stati i racconti di mio fratello maggiore, quando era infermiere in un reparto di ematologia: è stata questa sua testimonianza sulle difficoltà che ancora permangono nelle cure, nono­stante i grandi progressi, ad appassio­narmi.” La ricerca di Mayla Bertagna si concentra sulla leucemia linfoblastica acuta infantile e nello specifico sulla pre-leucemia, la fase che precede la leucemia vera e propria: “Studio i mec­canismi molecolari che portano allo sviluppo della malattia: riuscire a bloc­carli o a controllarli potrebbe in futuro permet­tere di prevenire la leucemia”.

Investigare questi meccanismi è importante specialmente per le ricadute, dato che la cellula pre-leucemica spesso persiste anche dopo il trattamento ed è la principale causa di recidiva. “Alla fine di questo progetto spero di poter dire qualcosa di più sulla pre-leucemia” af­ferma decisa.

“Lo spero anch’io” aggiunge il signor Giuseppe. “Che ci siano dei progressi è importante per la dottoressa Berta­gna e per il senso di questa donazione; donazione che, col senno di poi, dopo questi incontri che mi permettono di avvicinarmi al mondo della ricerca, penso che rifarei anche se non avessi questo ricordo di mia moglie.”

VUOI RICORDARE UNA PERSONA CARA CON UNA GRANDE DONAZIONE?

Se desideri onorare la memoria di una persona cara e legare il suo nome all’impegno contro il cancro, puoi scegliere di dedicare un progetto di ricerca o una borsa di studio alla sua memoria, come ha fatto Chiara. Con una donazione a partire da 5.000 euro, contribuirai concretamente al progresso della ricerca oncologica, supportando un ricercatore e il suo progetto.

Per qualsiasi domanda e per trovare la formula di donazione più adatta a te, contatta Melissa Neri dell’Ufficio grandi donazioni e lasciti, 02 7797 326 - melissa.neri@airc.it