Nome dell'istituzione | Università Vita-Salute San Raffaele |
Regione | Lombardia |
Budget anno in corso | 215.000 € |
Tipo di progetto | IG |
Annualità | 2024 - 2029 |
Descrizione | I mitocondri sono, tra le altre cose, centri di segnalazione importanti per la vita delle cellule: sostengono l’attività cellulare, orchestrando potenti strategie di adattamento allo stress. Le cellule tumorali possono facilmente cooptare tali strategie, aumentando la propria resistenza allo stress e la propria sopravvivenza. Pertanto, colpire i bersagli mitocondriali appropriati può innescare contemporaneamente una tossicità intrinseca alle cellule tumorali e un’immunità efficace, offrendo opportunità terapeutiche senza precedenti contro tumori che potrebbero non essere riconosciuti dal sistema immunitario. Paradigmatico è il caso del mieloma multiplo, una neoplasia dovuta alla crescita senza controllo delle plasmacellule, una categoria di linfociti. Il tumore, spesso a esordio senile, si diffonde nelle parti dello scheletro dove avviene l’emopoiesi (la produzione delle cellule del sangue). Qui il mieloma secerne abbondanti immunoglobuline di tipo monoclonale, causando spesso seri danni agli organi raggiunti da tali proteine. Nonostante l’efficacia di nuovi trattamenti, il mieloma multiplo è ancora difficile da curare. I processi di editing dei geni nelle cellule malate e la disfunzione immunitaria del midollo osseo indeboliscono infatti l’immunità sia generale sia antitumorale. Sulla base di alcune precedenti scoperte, realizzate dal medesimo gruppo di ricerca, il progetto punta a identificare meccanismi la cui inibizione possa non solo arrestare la crescita tumorale, ma anche risvegliare la risposta immunitaria contro la malattia. |