Sergio Marchini

Nato a Milano nel 1969, si è laureato in scienze biologiche all’Università Statale della sua città con una tesi in oncologia sperimentale. Ha poi svolto il servizio civile all’IRCCS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, dov’è rimasto più a lungo grazie a una borsa triennale di AIRC, seguita da una erogata di FIRC. Grazie a questo percorso è diventato prima specialista in ricerca e poi ha acquisito il diploma di specialista in farmacologia all’Università degli studi di Pavia. Ha conseguito il dottorato di ricerca alla Open University di Milton Keynes, nel Regno Unito, svolgendo parte delle sue ricerche presso l’Università di Leicester e ha svolto altre esperienze all’estero all’Università di Birmingham, sempre nel Regno Unito, e al Massachusetts General Hospital a Boston, negli Stati Uniti. Nel 2011 è statonominato responsabile dell’Unità di genomica traslazionale del Laboratorio di farmacologia antitumorale, presso il Dipartimento di oncologia dell’IRCCS Mario Negri. Dal 2021 porta avanti la sua attività di ricerca all’IRCCS Istituto clinico Humanitas, a Rozzano, come responsabile dell’Unità di genomica traslazionale e direttore della Facility di genomica.

Progetti seguiti

MINERVA: Multimodal IntegratioN data in EaRly stage epithelial oVArian cancer

Nome dell'istituzioneHumanitas Mirasole S.p.A.
RegioneLombardia
Budget anno in corso148.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

Il programma di ricerca si inserisce all’interno di una progettualità di più largo respiro, finalizzata a definire e comprendere meglio gli eventi molecolari che caratterizzano gli stadi precoci del tumore ovarico, influenzando sia la prognosi sia il rischio di sviluppare una recidiva dopo una iniziale risposta favorevole ai trattamenti. Per trovare le risposte a questi quesiti, il progetto MINERVA si sviluppa su 2 livelli principali. Nel primo, focalizzato sulla cellula tumorale, le informazioni genomiche sono integrate con quelle epigenomiche per risolvere con maggiore precisione la complessa eterogeneità molecolare delle cellule malate. Il secondo livello è invece incentrato sulle conseguenze che tali alterazioni hanno sul microambiente tumorale; in particolare, si cercherà di capire quali siano i meccanismi molecolari che permettono al tumore di sfuggire al sistema immunitario, eludendone il controllo e continuando a proliferare in modo anarchico.