Paola Scaffidi

Nata a Milano nel 1974, nel 1998 si è laureata scienze biologiche nell’ateneo della città. Dopo aver ottenuto il dottorato di ricerca in biologia cellulare e molecolare dalla Open University di Londra, svolgendo le sue ricerche presso il DIBIT dell’Ospedale San Raffaele, a Milano, nel 2002 è andata negli Stati Uniti per svolgere un post-dottorato al National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland. Nel 2007 ha assunto il ruolo di staff scientist e ha iniziato a sviluppare la sua linea di ricerca, che ha poi portato avanti al Francis Crick Institute di Londra a partire dal 2014. Nel 2023 si è trasferita all’Istituto europeo di oncologia (IEO) a Milano, dove continua la ricerca sui meccanismi epigenetici che contribuiscono allo sviluppo di tumori e alla progressione della malattia.

Progetti seguiti

Network-level properties of epigenetic regulation in cancer: from driver mechanisms to acquired vulnerabilities

Nome dell'istituzioneIstituto Europeo di Oncologia I.R.C.C.S. S.r.l.
RegioneLombardia
Budget anno in corso285.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

La perdita di regolazione epigenetica che influenza la struttura della cromatina e la funzionalità del genoma è una caratteristica universale del cancro, che condiziona il comportamento cellulare in diverse fasi della malattia. I risultati di recenti ricerche precliniche hanno permesso di scoprirne meccanismi inaspettati, generando dati importanti sulla possibile efficacia di terapie epigenetiche. Il potenziale e la sicurezza di questi approcci sembrano notevoli, ma tradurre le scoperte di laboratorio in un concreto miglioramento della prognosi per i pazienti rimane difficile, soprattutto nei tumori solidi, principalmente a causa della difficoltà di prevedere la risposta dei malati ai farmaci disponibili. Inoltre, i fenomeni di resistenza acquisita ai composti limitano l’efficacia complessiva dei trattamenti, anche quando i pazienti rispondono inizialmente. Sono quindi necessari nuovi approcci per contrastare efficacemente la deregolazione epigenetica nel cancro. L’obiettivo del progetto è dunque esaminare l’insieme delle mutazioni che alterano la rete di regolatori epigenetici in diversi tipi di tumore e in diverse fasi della malattia, con il fine ultimo di identificare le caratteristiche molecolari che conferiscono un vantaggio selettivo alle cellule mutate attraverso l’inerzia fenotipica, ovvero la tendenza di una cellula o un organismo a mantenere le proprie caratteristiche osservabili (il fenotipo) nonostante cambiamenti avvenuti nell’ambiente o nel corredo genetico.