Nelida Ines Noguera

Nata a Bovril, in Argentina, nel 1966, si è laureata all’Università di Rosario prima in biochimica, nel 1990, e poi in farmacia, nel 1995. Nello stesso ateneo ha conseguito nel 2000 un dottorato di ricerca in biochimica, e poi ha svolto diversi stage di ricerca per completare la sua formazione. Si è trasferita definitivamente in Italia nel 2008, dove nel 2013 ha conseguito un secondo dottorato in ematologia all’Università di Roma Tor Vergata, dove oggi è professoressa associata di ematologia. La sua attività di ricerca si concentra sulle leucemie mieloidi acute, sulla leucemia promielocitica acuta e sulla malattia da accumulo di lipidi neutri.

Progetti seguiti

Metabolic signature at diagnosis predicts overall survival in AMLs’ patients. Relevance to tailored therapies

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Roma "Tor Vergata"
RegioneLazio
Budget anno in corso115.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

La leucemia mieloide acuta è una malattia che colpisce prevalentemente gli anziani e le terapie attuali sono estremamente impegnative per la maggioranza dei pazienti. L’eterogeneità metabolica all’esordio e l’evoluzione clonale metabolica, guidata dalla terapia, sono aspetti essenziali che rimangono ancora poco chiari. In generale, le cellule tumorali hanno un metabolismo vario e flessibile, che dipende dalla disponibilità di nutrienti, dall’organizzazione strutturale dei tessuti tumorali e dalla pressione selettiva esercitata dalle terapie. Obiettivo del progetto è studiare il metabolismo nelle cellule normali e tumorali, con particolare attenzione alle cellule staminali leucemiche. Per l’attuale stratificazione del rischio si considerano l’età, la performance, i leucociti, lo stato citogenetico e mutazionale. Gli obiettivi della ricerca sono molteplici: determinare se il profilo metabolico delle cellule tumorali al momento della diagnosi possa predire l’esito clinico; individuare indicatori prognostici precoci per sviluppare una nuova valutazione del rischio; e, infine, chiarire le fragilità metaboliche delle staminali leucemiche per sviluppare nuove terapie mirate.