Massimo Dominici

Nato a Lodi nel 1972, si è laureato all’Università di Pavia in medicina e chirurgia. Dopo aver lavorato per un periodo presso l’Ospedale universitario di Vienna, si è specializzato in ematologia a Ferrara. Dal 2000 al 2003 ha lavorato negli Stati Uniti presso il St. Jude Childrens’ Hospital di Memphis per poi rientrare in Italia e aprire il proprio laboratorio di ricerca all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Ha fondato nel 2009 una start-up, la Rigenerand srl, che sviluppa terapie cellulari e geniche, ora acquisita dalla multinazionale tedesca Evotec SE. A Modena è professore ordinario di oncologia e dirige e coordina i laboratori de terapie cellulari, oltre a essere direttore della Struttura complessa di oncologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena. È stato presidente della International Society for Cell and Gene Therapy (ISCT) dal 2014 al 2016, e dal 2019 collabora con l’Organizzazione mondiale della sanità nell’ambito delle attività del comitato International Nonproprietary Names (INN), volte a stabilire i nomi dei nuovi farmaci e trattamenti, in particolare di quelli a base di cellule.

Progetti seguiti

Impacting on tumor-stroma cross talk targeting Periostin and triggering apoptosis by drug-empowered gene therapy in PDAC

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia
RegioneEmilia-Romagna
Budget anno in corso101.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2022 - 2027
Descrizione

Obiettivo del progetto di ricerca è sviluppare una terapia genica per la cura dell’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC). Si tratta di un tumore molto aggressivo e difficile da curare con le terapie disponibili al momento, anche a causa delle complesse interazioni, non ancora del tutto comprese, tra lo stroma e le cellule tumorali. In studi precedenti sostenuti da AIRC è stata dimostrata l’efficacia di una terapia genica a base di cellule staminali/mesenchimali stromali (MSC) utilizzate per veicolare una molecola che induce l’apoptosi nelle cellule tumorali. Si tratta della cosiddetta Tumor necrosis factor (TNF)-related apoptosis-inducing ligand, in breve sTRAIL. Partendo da questi risultati, si intende sviluppare una nuova strategia terapeutica che colpisca le cellule sia stromali sia tumorali. In parallelo si cercherà di identificare il profilo genetico associato alla resistenza del PDAC alla terapia con sTRAIL-MSC. Infine si valuterà se sia possibile potenziare l’efficacia di questo trattamento, silenziando la periostina (POSTN), una proteina della matrice extra-cellulare che favorisce la progressione tumorale e la resistenza ai farmaci.