Maria Paola Martelli

Nata a Perugia nel 1968, si è laureata in medicina e chirurgia nell’ateneo del capoluogo umbro per poi specializzarsi in ematologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 2001 ha conseguito il dottorato di ricerca in biotecnologie nel trapianto di midollo osseo umano all’Università di Perugia, arricchendo il proprio percorso negli Stati Uniti presso il National Heart, Lung, and Blood Institute di Bethesda, nel Maryland. Successivamente ha iniziato la carriera da dirigente medico in ematologia al Policlinico Umberto I di Roma (2002-2004), per poi proseguire come ricercatrice universitaria presso l’Università e il Policlinico di Bari (2005-2007). È infine rientrata a Perugia, dove oggi è professoressa associata di ematologia, direttrice della Struttura complessa di ematologia e trapianto di midollo osseo umano, direttrice della Scuola di specializzazione in ematologia e coordinatrice del dottorato di ricerca in medicina clinica e molecolare. I suoi studi si focalizzano sulla leucemia, in particolare sulla leucemia mieloide acuta. Obiettivo delle sue ricerche è spiegare l’origine di questo tipo di malattia e individuarne le vulnerabilità, allo scopo di definire nuove strategie terapeutiche.

Progetti seguiti

NPM1-mutated AML and its microenvironment: dissecting mutations and drug conditioning for new therapeutic options

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Perugia
RegioneUmbria
Budget anno in corso361.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

Il progetto di ricerca è focalizzato su una delle più frequenti forme di leucemia mieloide acuta che colpisce i pazienti adulti, caratterizzata, tra le altre cose, dalla mutazione del gene nucleofosmina (NPM1). Nonostante i progressi nella caratterizzazione patologica e clinica e nel trattamento di questa leucemia, diversi aspetti della malattia rimangono ancora sconosciuti e molti pazienti vanno incontro a recidive o a progressione della malattia dopo un’iniziale risposta alla terapia. L’obiettivo del progetto è studiare l’interazione dinamica tra la leucemia e il microambiente tumorale. In particolare, si cercherà di comprendere come la disfunzione del sistema immunitario e i processi di infiammazione associati alle patologie tumorali agiscano influenzando i tentativi di controllo ed eradicazione della malattia. Fare luce su tali interazioni potrebbe portare alla scoperta di nuovi biomarcatori di risposta e resistenza, oltre che di nuovi bersagli terapeutici da sfruttare nella pratica clinica.